mercoledì 16 gennaio 2008

Scene di lotta di classe a Beverly Hills

Oscar Pistorius non può correre i 400 metri con gli altri atleti; le sue protesi gli attribuiscono un vantaggio rispetto ai suoi avversari, che, poveri loro, hanno solo i due piedi coi quali sono nati. Lui, invece, che i piedi li ha avuti amputati quando aveva 11 mesi, ha potuto sostituirli con protesi sempre migliori, sino ad arrivare a quelle attuali, che gli consentono di correre i 400 metri più veloce degli altri. Così ha stabilito la Federazione internazionale di atletica (Iaaf), escludendolo dai prossimi giochi olimpici di Pechino.

La prima impressione è quella di trovarsi di fronte ad un paradosso e ad un'ingiustizia; un’ingiustizia perché si nega ad un handicappato la possibilità di partecipare ad una attività a causa del suo handicap; un paradosso perché l'handicap è presentato come un vantaggio, al pari del doping.

Comincerei col dire che, nonostante l'aspetto paradossale della vicenda, e al netto della questione sulla validità della procedura adottata per stabilirlo, se un qualsiasi supporto tecnico produce una innaturale crescita delle prestazioni, al pari del doping, il suo libero impiego finirebbe per escludere dalle competizioni i concorrenti normodotati e imporre a coloro, soprattutto giovani, che ambiscono al successo nelle competizioni di sottoporsi potenziamenti fisici non naturali. O perlomeno, facendo un balzo in avanti nella fantascenza, si dovrebbero prevedere categorie separate: da una parte i normodotati, dall'altra i potenziati, gli X-man; neanche a dirlo, non è difficile immaginare a quale delle due categorie andrebbe l'attenzione dei media e degli sponsor.

Questa questione, apparentemente relativa a tematiche di inclusione sociale, è in realtà uno dei tanti piccoli segnali che ci avvisano che il mondo di Asimov è già uscito dalla stretta nicchia della fantascienza per insinuarsi nella ricerca, negli studi strategici e infine nei media e nel marketing. La politica, come al solito, ci arriverà quando il fenomeno sarà già ampiamente maturo.
Non è più così lontano il tempo in cui qualcuno arriverà a sostituire organi sani con protesi e impianti bionici più performanti di quelli biologici; saranno sempre di più i datori di lavoro che preferiranno lavoratori potenziati e inviteranno i propri sottoposti a fare frequenti "upgrade" del loro sistema.
Immagino un mondo diviso in tre fasce, come gli attuali utenti dei telefonini: una fascia troppo povera per poterselo permettere, una fascia che lo usa regolarmente, che comprende anche quelli perennemente impegnati nella competizione per avere l'ultimo strabiliante modello, e una fascia talmente ricca da potersi permettere di non averlo, perchè paga qualcuno che lo tiene per lei.
Allo stesso modo ci saranno quelli che non potranno accedere alle biotecnologie e resteranno esclusi, come già sono; poi quelli che si sottoporranno in massa a potenziamenti di vario genere, con tanto di rincorsa all'ultima trovata; e infine quelli che si potranno permettere il lusso di mantenere occhi e arti naturali perché sono ricchi. Scene di lotta di classe nella Beverly Hills del terzo millennio.

Oggi resta il problema di Pistorius, escluso da una gara per la quale ha lavorato tanto, perché i suoi piedi finti vanno meglio di quelli veri; io risolverei la cosa in modo pragmatico; lo stesso qualcuno che ha accertato l'esistenza di un vantaggio per l'atleta, lo quantifichi e lo traduca in una zavorra che Pistorius dovrà portare durante la gara, non usufruendo più così di alcun vantaggio; se questo vorrà dire che arriverà terzo o ultimo, sarà in funzione della sua effettiva prestazione in relazione a quella dei suoi concorrenti (speriamo non dopati).
L'importante, in fondo, è partecipare.

26 commenti:

Dyo ha detto...

Davvero. Escluderlo è comunque un'ingiustizia, quindi che lo si "zavorri" fino a portarlo alla pari dei cosiddetti normodotati.
Quanto alle biotecnologie e affini, offro il mio corpo alla scienza, affinchè si studi il modo di fare, di una donna comune, una top model.

Ugolino Stramini ha detto...

dyo, guarda che tu non sei per niente una donna comune!

gians ha detto...

sono sicuro, i miei amici che usavano le adidas andavano piu' forte di me che usavo le bata. Ma ora mi sono fatto impiantare un uccello positronico e me li faccio tutti. :)

Anonimo ha detto...

mi piace la tua posizione "salomonica"... gli arti artificiali (curioso scherzo etimologico) determinano un vantaggio? Bene sterilizziamo il vantaggio e il gioco è (sarebbe) fatto ...
sono convinto che pistorius, in ogni caso, la sua battaglia l'ha già vinta. Non ha le gambe ma cammina, anzi corre, anzi corre più veloce del campione olimpico ... almeno così è come la penserei se fossi al suo posto ... ma non lo sono!!!

Anonimo ha detto...

E' piuttosto interessante anche il tuo commento "socio-etico-futuribile". Il tuo ragionamento non è ne ozioso ne peregrino. Basta soffermarvici un attimo per rendersene conto. Io avevo una forte miopia a un occhio. Portavo gli occhiali dalla prima elementare fino a qualche anno fa quando mi sono sottoposto a laserterapia. Ora ho 10/10 per occhio ma il medico mi disse che in taluni casi era riuscito a ottenere risultati che sueravano di gran lunga i 10/10 di vista su soggetti che erano in grave defaillance... da una menomazione visiva a una super-vista, quindi...

Anonimo ha detto...

Apprezzo la tua esposizione dell'argomento, corredato di elementi che fanno pensare.

Non so quanto l'esclusione di Pisotrius possa essere considerata un'ingiustiza, più che altro mi pare che non ci siano ancora i termini (la volonta? la capacità? gli strumenti?) per garantirla a tutti; pure gli altri atleti - sicuramente meno sfortunati di lui - mettono in gioco in pochi secondi l'impegno di anni di preparazione.

NicPic ha detto...

Caro Gians, beato tu che avevi le Bata. Io avevo le Mecap (sempre meglio delle Tepa).

imPrecario ha detto...

A me sembra già abbastanza zavorrato dalle barriere mentali altrui....

Anonimo ha detto...

@ imPrecario

E cioè?

Ugolino Stramini ha detto...

gians, guarda che chi va col poldone...

riformalch, ha vinto molte battaglie, ma perchè non può ambire a vincere anche la guerra? deve per forza di cose restare figlio di un dio minore? io credo di no!
A prposito degli occhi, scrissi già tempo fa che è già stata realizzata la prima retina eletronica; se solo il suo sviluppo fosse minimamente simile a quello dei processori, in pochi anni avremi occhi elettronici migliori dei tuoi.

marcoz, grazie, però non sono sicuro di aver capito...

imprecario, vero, ma penso che lui preferirebbe correre zavorrato che non correre per niente; d'altronde, è abituato a partire svantaggiato, e non sembra che lo inibisca :-)

gians ha detto...

impara a poldonare? no, lui è unico e irripetibile.

Anonimo ha detto...

Lui la sua battaglia l'ha vinta eccome.
Però è evidente che non gli basta per questo avrei trovato comunque un modo per farlo partecipare e la tua conclusione mi sembra fattibilissima.

Un saluto discreto socio.
(in attesa del nuovo co-autore)

Unknown ha detto...

da un punto di vista pratico/pragmatico l'idea della
zavorra, sembrerebbe una soluzione
fair, però dal punto di vista
dell'immagine penso che farebbe un bruttissimo effetto, mutilato e zavorrato tanto vale sparargli durante la corsa e non se ne parli
più, in più penso a quando, altre protesi verranno approntate per il salto in lungo, o in alto, insomma il caso Pistorius dovrebbe spingere i dirigenti a trovare soluzioni
che includano e non il contrario.

Anonimo ha detto...

Ugolino, in sostanza, ho ribadito quello che fai notare tu.
Non vedo un'ingiustizia perpetrata ai danni di Pistorius ma l'impreparazione di fronte a questo fatto nuovo, e l'incapacità di garantire tutti i partecipanti.
Alla fine, quello che fa istintivamente propendere per un ingiustizia ai danni di Pistorius è il vantaggio (ammettendo che sia reale) non troppo evidente; se solo egli avesse protesi da "Uomo da 1 milione di dollari" - e lasciasse dietro di 50 metri gli avversari - la percezione di ingiustizia si ribalterebbe.

Ugolino Stramini ha detto...

gians, meno male che ce n'è uno solo!!!

socia, allora e cosa fatta: Pistorius correrà con te sulle spalle ;-)

egine, io comincerei col dire che i supporti vanno concessi solo ai portatori di handicap, e nella stretta misura necessaria all'equiparazione ai normodotati; vieterei i dispositivi per potenziare i normodotati (la Nike ha già lanciato le "power legs").
Sull'immagine hai qualche ragione, però come dice marcoz, l'esigenza di "zavorrare" i portatori di protesi potenzianti sarebbe ben più evidente se il vantaggio fosse maggiore.

marcoz, a parte il mio consenso alle tue osservazione che ho esposto ad egine, l'ingiustizia rimane: viene escluso perchè handicappato.

Anonimo ha detto...

"viene escluso perchè handicappato"

Mah, la frase così sintetica non rende giustizia (visto che siamo in tema) al contesto.
Io direi: viene escluso perché il rimedio al suo handicap è (ritenuto) un handicap per gli altri concorrenti.

Anonimo ha detto...

Ehh, sarebbe un boicottaggio.
troppa zavorra.
:)

Tess ha detto...

Io spero che abbiamo fatto bene le loro verifiche. Dopodichè sono per farlo partecipare anche zavorrandolo, perchè no.

Anonimo ha detto...

ma per stabilire lla zavorra dovrebbero sapere come correrebbe con i suoi arti, il che è impossibile. l'unico sistema sarebbe prendere un normodotato, farlo correre e misurarne la prestazione, per poi amputarlo e farlo correre con le protesi, ottenendo così il fattore di correzione. non mi pare che il gioco valga la candela

Anonimo ha detto...

ma per stabilire lla zavorra dovrebbero sapere come correrebbe con i suoi arti, il che è impossibile. l'unico sistema sarebbe prendere un normodotato, farlo correre e misurarne la prestazione, per poi amputarlo e farlo correre con le protesi, ottenendo così il fattore di correzione. non mi pare che il gioco valga la candela

gians ha detto...

ma scusate, se è vero che ha dei "vantaggi" con l'uso delle protesi, piuttosto che zavorra (egine ha descritto la scena) non sarebbe piu' semplice farlo partire qualche metro dopo?

Unknown ha detto...

Pistorius, Tenorio, sono figure allegoriche, ovviamente vivendo nell'epoca di youtube è tutto
è testimoniato dai video, altrettanto
allegorici, solo una cinquantina di anni fa il Pisotrius lo avremmo visto
disegnato sulla Gazzetta con degli artigli al posto delle gambe, e proprio come una allegoria ce l'ha
presentato Ugolino, forse ispirandosi
al film di Alfred Hitchcok "Il caso
Pistorius" che negli anni 40
suscitò le stesse emozioni dividendo il pubblico in zavorristi
e no, come posso esserci cascato!!

Anonimo ha detto...

caro Ugolino, questo ragazzo ha dimostrato una tale forza diu carattere e un così grande amore per lo sport che potevano chiudere un occhio e farlo partecepare.
Quanto agli organi bionici, spero proprio che tra una ventina d'anni sia disponibile quello di cui potrei aver bisogno ... capisc'a me!!
;)

Anonimo ha detto...

Sono d'accordo con Ugolino ma sono un po' più d'accordo con Marcoz. Ecco, ho detto.

Dyo ha detto...

Vero: sono scomunicata. :-D

Anonimo ha detto...

questa storia ha dell'assurdo...ne avevo letto, ammirando la forza e la tenacia dell'atleta

c'è già un gap enorme tra le "fasce", credo anch'io che sia decisamente in crescita

un saluto