Ho finito di leggere anche "ADOLF HITLER. Le influenze della famiglia" - Helm Stierlin, NIS 1993. Una piacevole sorpresa. Pensavo di leggere una biografia e invece mi sono trovato per le mani un trattato di psicanalisi. Stierlin, se non il padre, è senza dubbio uno dei maggiori sostenitori della terapia familiare, a cui si è applicato sia professionalmente che nella sua attività editoriale.
Una volta, il protagonista di un telefilm americano, "Agli ordini papà" [Major dad], militare in carriera, a chi lo invitava a consultare un analista, rispose: "Non ho nessuna intenzione di sentire parlar male di mia madre". Beh, devo dire, fatte le debite distinzioni, è più o meno la stessa conclusione a cui arriva l'autore.
Hitler fu eccessivamente coccolato dalla madre Klara
Adolf era il quarto figlio di Klara, lontana nipote, cameriera, dapprima amante e infine seconda moglie del padre Alois, funzionario di stato di umili origini (self-made-man potrebbe dirsi oggi).
I primi tre figli morirono tutti piccolissimi prima che nascesse Adolf, mortificando le ambizioni della giovane Klara di uscire dal ruolo di servetta e diventare madre e moglie, e acuendo il suo senso di colpa per essersi intrufolata nel letto dello zio Alois nello stesso periodo in cui la prima moglie giaceva morente.
In più Adolf nacque di costituzione debole e restò tale per tutti gli anni della sua giovinezza; possiamo facilmente intuire quale totale dedizione e manicale premura Klara riversasse sul piccolo Adolf, la cui sopravvivenza rappresentava la prova della sua capacità di madre e quindi il suo diritto al rango di moglie nei confronti di un marito che continuava a trattarla da servetta.
La sua missione: riscattare la misera vita della madre
Qui l'autore colloca il punto centrale di tutta la vicenda di Hitler e dell'intero mondo moderno: il giovane Adolf fu dalla nascita caricato dell'onere (delegato) di riscattare la misera esistenza della madre, contro un padre severo, assente, violento, ed incapace di amare altri che se stesso.
A completare il quadro, Klara morì di cancro al seno quando Adolf era un giovanotto, seguita sino all'ultimo da un medico ebreo, che ne accelerò la morte, somministrandole, su insistenza dello stesso Adolf, una terapia d'urto molto costosa, che avrebbe dovuto, nelle loro intenzioni, scacciare il male che la stava divorando. Già in tempi di furiosa persecuzione degli ebrei, fu lo stesso Hitler, riconoscente, a fornire al Dott. Bloch il lasciapassare per l'espatrio. Ma ciò rende facilmente interpretabile a cosa facesse riferimento Hitler nei suoi deliri antisemiti, quando definiva gli ebrei "un cancro" e "avvelenatori" rispetto al corpo della Germania.
Hitler interprete dei sentimenti dei tedeschiQuesta è la conclusione a cui arriva Stierlin; Adolf fu incapace di elaborare il lutto per la perdita della madre, che gli avrebbe consentito di rimettere la sua delega e dedicarsi alla propria realizzazione, e la sostituì con la Germania, anch'essa condannata ad una misera esistenza dalla bruciante sconfitta nella Prima Guerra Mondiale, tradita dal presidente Wilson che l'aveva abbandonata a se stessa dopo aver promesso "una pace equa per tutte le nazioni", e, neanche a dirlo avvelenata al suo interno dal cancro ebraico.
Purtroppo per il genere umano, in questa visione Hitler si sintonizzò alla perfezione con la maggioranza dei tedeschi, che non esitarono molto a vedere in lui il salvatore della Madre-Germania e lo delegarono a riscattare la sua e la loro vita miserabile.
Con le categorie delle dinamiche di gruppo Stierlin abbozza anche una spiegazione di come sia stato possibile, grazie a questa reciproca esaltazione, giungere a compiere i peggiori misfatti della storia dell'uomo considerandoli giusti, onorevoli e doverosi.
E chi se ne frega...
In ultimo, la mia personale opinione. Adolf Hitler porta su di sé indubbiamente la responsabilità storica della Seconda Guerra Mondiale e dell'Olocausto, con il carico di milioni di morti.
Credo tuttavia che umanamente egli sia stato solo l'esecutore, il delegato, il punto di sfogo di pulsioni e sentimenti più grandi e più antichi di lui; la madre da una parte, la Germania dall'altra, incapaci di fare i conti con i propri errori e le proprie debolezze, hanno trovato in lui il figlio affettuoso e devoto che si è caricato sulle spalle questo enorme fardello. Unica sua colpa e nostro grande rammarico è che invece di autodistruggersi, come fanno la maggior parte di coloro che vengono caricati dalla famiglia o dalla società di compiti troppo ardui, Adolf è riuscito, grazie alle sue grandi doti umane a portare in scena l'intera commedia, trasformando, come dice lo stesso Stierlin, l'intero mondo nel palcoscenico dei suoi drammi. Purtroppo, al calar del sipario, gli applausi del primo e secondo atto lasciarono spazio alla più lapidaria condanna della Storia.
Postilla intimistica. Anche questo è uno di quei libri che ha scelto lui di essere letto da me. Da qualche tempo mi capitava, ragionando di bene e male - quelle solite oziose discussioni che non giungono mai a niente - di inciampare nella figura di Hitler, considerato dai più la personificazione del male, la dimostrazione che il male esiste; io che dubito di tutto, dubito anche di questo; come dice il motto del mio blog, "il male non esiste, se non dentro di noi, così come la sua cura".
Mi trovavo a passare per la mia biblioteca preferita, dove ho speso tante ore di studio in tempi non remoti, e, colto da un'afflato di nostalgia, sono entrato in sala lettura e ho dato una scorsa veloce al mio reparto preferito (^^) "scienze sociali" e questo piccolo libro dal dorso giallo ocra, in edizione economica ha richiamato la mia attenzione; l'ho preso e ne ho letto alcune pagine; ho messo un segnalibro quasi invisibile e l'ho riposto; la cosa si è ripetuta a distanza di una settimana per alcune volte, sino a che mi sono convinto a prenderlo in prestito. Considerata la mia totale ignoranza in campo psicanalitico, ho fatto molta fatica con pochi risultati nel leggere le parti più squisitamente tecniche, ma credo di aver capito abbastanza per cogliere il senso generale del libro.
Postilla anticlericale. Mentre leggevo e cominciavo ad intuire la portata del pensiero contenuto nel libro, mi rammaricavo di non vedere il modo per rivoltare tutto questo contro il clericalismo e le gerarchie cattoliche come di mio solito. La risposta mi è venuta inaspettata da uno dei libri sul mio comodino che attendono di essere letti. Sfoglio velocemente per capire se è questo il libro predestinato e leggo tra l'altro:
"Ma Inquisizione e Olocausto non sono senza rapporti tra loro. Anzi, sembra chiaro che senza così tanti secoli di antisemitismo cristiano - particolarmente aspro in Russia e nell'Europa orientale - non ci sarebbe stato Olocausto." [John Rawls, Il diritto dei popoli, Edizioni La Comunità, p. 1.4 pag. 28]
55 commenti:
Figùrati, Ugolino, io del post ho letto solo la Postilla anticlericale!
(scheeeeeeeeerzo!)
Un bel resoconto, comunque.
A presto.
marcoz! solo tuuu mi ddai soddisfazzioneee!
Ugolì, i tuoi post saranno anche poco frequenti, ma quando arrivano mi ci vuole una buona mezz'ora per leggerli :) Interessante davvero. Ciao, Nic
nicpic, mi avrebbe preoccupato il contrario; io ci ho messo una mezza giornata a scriverlo e una settimana a concepirlo (volevo dire "concepirla" ma mi pareva brutta la terminazione in -pirla :-)
Per curiosità: cosa hai trovato di interessante?
soprattutto la postilla anticlericale...
ugolino alcune precisazioni la fonte da cui ho tratto le predette:
http://www.dittatori.it/hitlerklara.htm
""Ebbero poi cinque figli; i primi due figli morirono. Il terzo era Adolf Hitler, il quarto Otto Hitler che morì a due anni, e il quinto figlio Paula Hitler, che era la sorella più piccola di Adolf Questi, se si convertivano, usavano tradurre i loro cognomi ebraici in tedesco, e Schiklergruber era un cognome comune tra gli ebrei convertiti." cio non coincide con quanto dice lo Stierlin, ma puo
darsi che i suoi dati siano più accurati, poi e qui non saprei dirti se è leggenda o meno, ma ti
riporto quanto scritto:
"Un fascicolo, creato dalla Gestapo dopo il 1940 e scritto con una speciale macchina, riferisce alcuni pettegolezzi sulle origini di Hitler: " il padre del Fuehrer - si legge nel testo - era un bambino illegittimo". Prima dell’adozione, il nome della nonna del Fuehrer era Schicklgruber. La stirpe degli Schicklgruber - si legge ancora nel documento - aveva dato alla luce una sfilza di idioti." Ecco per me sgombrato il campo dalla vicenda
psicoanalitica, sulla quale mi taccio perchè nulla so in proposito
direi che "l'idiozia " di hitler
si coniugò con "l'idiozia" di un popolo e la dove c'erano teste pensanti la brutalità dell'apparato
pensava a farle tacere, sono propenso a non riconoscere ad
Hitler la benche minima dote umana,
semmai la testardaggine con la quale persegui i suoi obbiettivi,
fu la sua vera arma, che affondava senza fatica nella fragile legalità
di quella germania.
e chi se ne frega...
Interessante la storia familiare del piccolo Adolf, che spiega molte cose del suo profilo psicologico. Secondo me dovrebbero fare dei corsi obbligatori per essere buoni genitori, altro che corsi prematrimoniali in cui ti insegnano a non "toccarti". Il che ci riporta alla postilla anticlericale ;-)
Oh...è comparsa la mia faccia!
1. Sulle vicende familiari di Hitler ci sono molti libri. Che però non spiegano niente di niente, dal momento che ci sono al mondo milioni di persone che hanno avuto storie molto simili, ma non tutti hanno scatenato una guerra mondiale.
2. Che gli ebrei convertiti "traducessero" i propri nomi in tedesco non sta né in cielo né in terra! Conosco un sacco di tedeschi con cognomi ebraici i cui antenati sono cristiani da almeno una mezza dozzina di generazioni, e nessuno ha mai "tradotto" il cognome.
3. Schickelgruber, cognome da ragazza della nonna paterna di Hitler, con tutta probabilità non è affatto un nome ebraico; le chiacchiere sulla possibile origine ebraica derivano dal fatto che lei è rimasta incinta mentre era a servizio da un ebreo, e che lui poi le ha fornito qualche aiuto economico, e dal momento che tutti sanno che gli ebrei sono la tirchieria personificata, l'unico motivo per cui lui l'aveva aiutata non poteva essere altro che la paternità.
4. Da quando, parecchi decenni fa, ho cominciato ad occuparmi approfonditamente di queste tematiche, ho sempre sostenuto che Hitler è stato un potente catalizzatore: catalizzatore di cose che erano già tutte lì - e questa cosa di continuare a trovarmi d'accordo con Ugolino sta seriamente cominciando a impensierirmi.
tess, metto sempre una postilla anticlericale nei miei post; facilita la digestione, agevola il sonno e favorisce imponenti erezioni :-))))))))
egine, a parte l'esatta genealogia degli Hitler (ho sintetizzato molto e potrei anche aver compiuto qualche grossolana semplificazione, che cercherò grazie a te di correggere), quello che è chiaro è che Klara temeva di perdere Adolf come aveva perso gli altri (immagino che Paula, in quanto femmina non soddisfacesse le sue ambizioni di madre).
In fondo però diciamo la stessa cosa, tu la chiami "idiozia", io la chiamo "delega", barbara la chiama "catalisi", il succo è lo stesso: l'attribuzione di tutte le colpe ad Adolf è una mistificazione, per usarlo come capro espiatorio per esentare l'intero popolo tedesco che trovò in lui solo il miglior leader.
nicpic, sulla postilla vedi la risposta a tess; se c'è un modo per diventare buoni genitori, è non dare retta al catechismo :-)
barbara, la cosa impensierisce anche me, soprattutto perché stavolta il tema è collaterale ad argomenti che invece ci vedono spesso su posizioni divergenti; eppure è così, dici bene: milioni di ragazzi cresciuti in condizioni simili, hanno circoscritto al loro stretto ambito familiare le conseguenze del loro disagio; lo stesso Adolf adolescente era una sorta di fricchettone inconcludente.
Senza la fertile frustrazione germanica sarebbe finito in un ricovero, come un suo fratellastro.
egine, stimolato dalla tua osservazione ho scatenato wikipedia: io capisco poco di tedesco, ma mi appare comunque chiaro che Klara, secondo questa fonte, perse tre figli prima di avere Adolf.
E tu? sprichezidoic? :-)
Klara Hitler war eine österreichische Hausfrau und die Mutter Adolf Hitlers.
Ehe mit Alois Hitler
Nach dem Pflichtschulbesuch wurde Klara Pölzl Hausangestellte bei Alois Hitler, dessen Nichte zweiten Grades (Hiedler-Version) oder Halbnichte (Hüttler-Version) sie war. Sie heiratete 1885 den 23 Jahre älteren Hitler, nachdem sie zuvor bereits seine Geliebte gewesen war. Aufgrund des engen Verwandschaftsverhältnisses musste eigens für die Eheschließung ein kirchlicher Dispens eingeholt werden.
Aus der Ehe gingen sechs Kinder hervor, vier Söhne und zwei Töchter:
•Gustav (* 10. Mai 1885; † 8. Dezember 1887)
•Ida (* 23. September 1886; † 2. Januar 1888)
•Otto (* 1887; † 1887)
•Adolf (* 20. April 1889; † 30. April 1945)
•Edmund (* 24. März 1894; † 28. Februar 1900)
•Paula (* 21. Januar 1896; † 1. Juni 1960)
Bis auf Adolf und Paula Hitler starben alle Kinder früh. Die ersten Kinder der Ehe erlagen wahrscheinlich den Folgen einer Diphtherie: Ende 1887 waren der 1885 geborene Gustav und der gerade erst geborene Otto gestorben. Am 2. Januar 1888 starb Ida im Alter von 15 Monaten. Erst der am 20. April 1889 um 6:30 Uhr im Gasthof zum Pommer in Braunau am Inn als Klaras viertes Kind geborene Adolf überlebte.
be ho guardato le date, e quindi
pare che adolf fosse il 4 e non il terzo come sostiene la fonte da me citata, quindi sistemata temporaneamente la genealogia, si sa
mai che salti fuori un fonte ancora
più autorevole di wikipedia:) certo
che concordiamo su tutto il resto
ed il pericolo che questo succeda
in altri paesi seppur con modalità
diverse è abbastanza reale, date certe condizioni posto che ci sia il fanatico di turno, un esempio
certamente non paragonabile ma
che è abbastanza calzante è
Scientology.
La cosa interessante (una delle cose interessanti in tutta questa storia) è che è documentato che almeno fino al 1913 H. non era mai stato antisemita. I suoi scarabocchi per esempio preferiva venderli a commercianti ebrei perché quelli lo pagavano subito, mentre i cristiani prima glieli prendevano e solo in un secondo momento, se riuscivano a venderli, gli davano la sua parte. Come intermediario aveva scelto un ebreo. Nell'ospizio per poveri in cui è vissuto per alcuni anni a Vienna aveva più amici ebrei che cristiani, nonostante gli ebrei rappresentassero non più del 10% della popolazione - e nell'ospizio probabilmente erano ancora di meno, visto che un discreto numero di ebrei poveri sarà stato sicuramente in istituzioni ebraiche. Quindi viene da chiedersi se tutto l'odio furioso improvvisamente apparso a partire dal 1918 fosse davvero sentito o non fosse piuttosto un'ostentazione usata unicamente perché aveva la certezza che si trattava di una cosa che avrebbe raccolto immensi consensi.
>barbara "3. Schickelgruber, cognome da ragazza della nonna paterna di Hitler, con tutta probabilità non è affatto un nome ebraico;" la fonte
da me citata dice appunto questo"Questi, se si convertivano, usavano tradurre i loro cognomi ebraici in tedesco, e Schiklergruber era un cognome comune tra gli ebrei convertiti." e cioè che Schiklergruber era un cognome tedesco
usato dagli ebrei che si convertivano, se poi gli ebrei non
cambiassero i loro cognomi al
momento della conversione tu dici di no la fonte sopradetta dice di si quindi è possibile che si siano verificate entrambi i casi.
Francamente non mi pare che la cosa abbia molto senso: se mi converto e cambio nome perché non si capisca che sono di origine ebraica, qual è il senso dello scegliere un nome "tipico" degli ebrei convertiti? In quarant'anni che studio questi temi non mi è mai capitato di imbattermi in una simile assurdità. Smentita, oltretutto, dai fatti, ossia di un infinito numero di persone di religione cristiana con nomi ebraici, perché a nessuno, nel corso delle generazioni, è mai venuto in mente di cambiarli. Così come del resto ci sono un'infinità di ebrei che non hanno affatto nomi ebraici essendo ebrei solo per parte di madre, o diventati ebrei per conversione, o discendenti da ebrei che avevano cristianizzato il nome per sfuggire alle persecuzioni ma erano poi rimasti ebrei. Eccetera. I nomi sono nomi, nient'altro che nomi, sequenze di lettere che di per sé non dicono niente. Se poi pensiamo che il tipo che ha adottato il padre di Hitler si chiamava Hiedler e suo fratello, che ha poi sposato la signorina Maria Anna Schickelgruber e che ha poi affiliato il piccolo Alois si chiamava invece Hittler, la storia si complica ancora di più.
Hai fatto sonni tranquilli?
(mi sono limitata al chissenefrega...)
Ecco perchè t'inserì nella lista dei blog che mi fanno riflettere.
Per post come questi.
Ciao socio.
egine, sai che il mio bieco materialismo mi impedisce di distinguere tra le varie superstizioni; tra Cruise e Volontè per me non c'è sostanziale differenza (anche se il primo mi sa che scopa di più e meglio ;-).
Del tuo commento mi è piaciuto soprattutto quel "temporaneamente", che descrive bene quali artigli nasconda il tuo aspetto da vecchio leone; infatti vedo che con le tigri...
Ti ho già detto che da grande vorrei essere come te? :-)
p.s. ricordi la questione di Berlino e dei berlinesi? io ci ho visto un collegamento con l'ultima frase del mio "E chi se ne frega"
barbara, in effetti questo rimane un punto da chiarire; anche Stierlin esprime lo stesso dubbio. Forse sono vere entrambe le cose; lui maturò un odio intestino contro gli ebrei, che seppe gestire in modo diverso secondo i suoi obiettivi: condiscendente quando doveva vendere i suoi dipinti, intollerante quando doveva aizzare le masse. Io, a differenza di egine, continuo a ritenere che avesse grandi doti di forza e intelligenza, purtroppo per noi.
1ps, ho fatto i capitoletti con titoli proprio per facilitare la lettura del mio mattone; io ho dormito, ma non vorrei fosse il sonno della ragione...
(nel tuo nuovo modello mi sono perso)
socia, che piacere! Però non riflettere troppo, altrimenti ti intristisci, e sai che la cosa non mi garba :-)
Il prossimo post sarà uno scherzo ad un comune amico...
Ciao ugolino. Ti trovo in gran forma, ho letto il tuo bel post tutto d'un fiato. Poi, ingordo, ho passato al setaccio anche i commenti (non meno interessanti) ! Vedo che il mistero Hitler, comunque, resta: come fa un fanatico disturbato a conquistare il potere in modo tanto rapido e totale e mettere in piedi una macchina di guerra e sterminio così efficiente? E come fa un semplice geniale opportunista catalizzatore di elementi preesistenti, a mantenere il suo proposito anche a guerra persa con una coerenza tanto disumana? Sulla postilla anticlericale (attenuata dall’autoironia straminiana): il cattolicesimo ha una marea di colpe in merito e di mea culpa ne ha fatti fin troppo pochi. Ma d’acqua ne è passata sotto i ponti, mi pare … Ha senso riproporre l’antisemitismo cattolico di ieri per suffragare l’anticlericalismo di oggi? A parte che l’antisemitismo non è stato solo cattolico, è stato forse ancor più protestante. E l’antisemitismo degli arabi (paradossale, dato che sono semiti anch’essi)? … Quello ci muove a sdegno un po’ meno, eppure è radicatissimo nel mondo islamico. E l’antisemitismo finisce con l’Olocausto o qualcosa di oscuro c’è tuttora nella nostra pubblicistica per grandissima parte visceralmente filopalestinese? Penso che qualche volta le spiegazioni storiche rischiano di diventare alibi. Forse dovremmo preoccuparci di eliminare quello che resta dell’antisemitismo, più che interrogarsi sulle sue radici e maledire chi ci fa comodo. Da quelle radici, belle o brutte, discese anche Voltaire, discendiamo un po’ tutti.
ugolino, e chi se ne frega; riferito alla quasi totale condivisione con la tua opinione. Non l'hai intitolata cosi'? grazie per il trattamento da troll.
gians, ti sbagli tre volte:
1) i troll sono un'altra cosa, il tuo semmai è il mordi&fuggi;
2) ai mordi&fuggi sconosciuti ho sempre risposto invitandoli a spiegare meglio la loro opinione;
3) a te non ho risposto perché, dopo la fatica che ho fatto, non puoi pensare di cavartela con così poco e quindi restavo e resto in attesa di un tuo commento degno di questo nome.
[spacciàusucollegamèntu?]
calimero, se non ricordo male era il comma 24: "chi è pazzo può essere esentato dalle mssioni di guerra, ma chi chiede di essere esentato dalle missioni di guerra non è pazzo"; purtroppo la verità sta nel mezzo: era un disturbato dalle grandi capacità messo a servizio di una causa persa, che lui però onorò sino all'ultimo.
Sull'antisemitismo concordo con te che occorre sradicarlo, ma proprio per questo occorre scovarne le radici; non vale il "chi ha avuto ha avuto"; senza la precisa attribuzione delle responsabilità storiche non ci si lascia indietro niente; non si può dare sempre la colpa di tutto al milite ignoto; i mea culpa, oltre che pochi, sono tardivi e quindi gratuiti; la Chiesa, perché è di lei che parliamo, se volesse apparire credibile nelle sue scuse agli ebrei, dovrebbe mutare d'atteggiamento nei confronti dell'omosessualità, del controllo delle nascite e del divorzio; delle loro scuse tra cento anni, mentre compiranno altri misfatti, scusa, ma non ce ne facciamo un cazzo.
p.s. su Isalm e Protestantesimo vale quanto detto poco sopra a egine su scientology
Comma 22.
Figùrati, Ugolino, io del post ho letto solo la Postilla anticlericale!
e non scherzo mica eheheh!
DonChisciotte te salutat :)
ugolo, tu mi insegni che spesso basta un occhiolino; ho letto tutto e solo per questo anche io meritavo una risposta. Tornando al merito del post, che ho trovato veramente interessante, posso dire che le persone che piu' mi hanno disgustato in quella triste storia, sono quelle che da braccio destro di hitler hanno sfogato le loro piu' inguaribili perversioni. La mia non totale condivisione, sta nel fatto che lui non era l'esecutore, ma l'ideatore; mi vengono in mente personaggi come himmler,Eberl, Irmfried,Eberl, Irmfried, e tanti altri. Tutto questo per dire che le mie paure stanno non negli ideatori, ma nei fanatismi. Un abbraccio.
:/
Non so se lo leggerei, a questo punto, visto che l'hai riassunto e commentato così bene. Disturbato Hitler? Molto, molto di più. Sicuramente unico responsabile dell'Olocausto, ma non dell'inizio della guerra, che fu, se non ricordo male, una operazione "a quattro mani" con l'URSS.
Non credo che i tedeschi vogliano un remake. Oramai le grandi dittature, a mio avviso, sono morte. Almeno in Occidente.
Abuso ancora un po' della tua pazienza:
1. Su Islam e Scientology il tuo materialismo ti impedisce di distinguere tra le superstizioni. Questo su un gelido piano intellettuale: nella pratica forse qualche superstizione è oggi più pericolosa, qualcun' altra meno. Per me certe differenze non sono dettagli. Nel buio tutti i gatti sono grigi e questo serve a dare addosso a chi ci sta sulle scatole.2. Oggi siamo nel momento di maggior dialogo cattolicesimo-ebraismo e gli atteggiamenti antisemiti di clero e credenti sono stigmatizzati dal vaticano; non mi pare malissimo. Non dimenticare non dovrebbe portarci ad alzare muri. Sui mea culpa tardivi, sugli "oops, mi sa che ho ammazzato in nome del dio sbagliato", la storia dell'umanità è piena, ne vogliamo parlare ?...
3. La ricerca delle radici del male è importante, ma non è tutto: sulle radici della mafia si è scritto fin troppo, ma la mafia è sempre in ottima salute. Se serve a capire e a non dimenticare e ad evitare nuovi mali, va bene; se serve per archiviare la pratica e seminare odio contro un gruppo di ... superstiziosi, va meno bene. Penso che oggi ne sappiamo abbastanza sulle colpe, manca solo di guardarci intorno e vedere se questo male esiste ancora e a me pare che esista eccome, sotto tutt'altre bandiere di quella di Ratzinger.
4. Omosessualità: sarò un ingenuo, ma non mi pare che i toni dell'omofobia vaticana siano lontanamente paragonabili a quelli antisemiti di ieri. Dovranno chiedere scusa anche lì, ma un po' meno, dai ... Divorzio: è cosa loro, mi pare che la legislazione italiana ne sia immune. "Controllo delle nascite": qui il discorso è assai complesso e non è affatto detto che un domani debbano scusarsi. Il senso di quello che vuoi dire è chiaro e condivisibile, ma questi esempi non mi convincono.
Due film consigliati sull'argomento: Cabaret (per capire come si è affermato il nazismo) e I Ragazzi Venuti dal Brasile (sulla vicenda umana di Adolf).
Quanto all'antisemitismo, ti faccio osservare che polacchi, russi ed islamici non sono da meno di Adolf. Magari solo meno efficaci.
;)
Due film consigliati sull'argomento: Cabaret (per capire come si è affermato il nazismo) e I Ragazzi Venuti dal Brasile (sulla vicenda umana di Adolf).
Quanto all'antisemitismo, ti faccio osservare che polacchi, russi ed islamici non sono da meno di Adolf. Magari solo meno efficaci.
;)
Ugolo, molto d'accordo con te su Hitler. La parte più interessante del post è sotto il grassetto "e chi se ne frega"... e le doti umane straordinarie. In sintesi Hitler è 'nu figlio 'e zoccola (in accezioni negativa e positiva).
Poi, detto fra noi, il tizio che associa inquisizione e olocausto vede giusto. Nessun apparato così imponente e al contempo efficace è possibile senza un sostrato emotivo più che ideologico.
barbara, se so che mi sorvegli incedo più sicuro, grazie :-)
bp, l'ho messa apposta per te :-)
gians, questo è il punto, lui non inventò il soggetto, ne fu solo un eccezionale sceneggiatore e regista.
dyo, così fai torto all'autore; ti assicuro che il libro, se mai ti capiterà di scovarlo in qualche libreria, dice molto meglio e molto di più.
"è successo, quindi può succedere ancora" credo sia lo slogan attualmente leggibile as Auschwitz; il tuo ottimismo mi pare mal riposto.
calimero, abusa quanto vuoi! mi rimane oscuro il motivo per cui ti affanni tanto a perorare la causa vaticana; stai li a disquisire sulla tonalità di un grigio scuro, ad accorciare corna, ad arrotondare per difetto... però non smonti una sola delle mie accuse, salvo vedere il fumo della persecuzione (non ricordo da chi abbiamo preso in prestito questa locuzione!)
Non sono più antisemiti come prima, non incarcerano più nessuno, coi gay sono pure troppo teneri, l'aborto è un omicidio (ma guai a parlare di contraccezione, come se la fame nel mondo e l'aids fossero frutto di un malinteso senso dell'amore: ma per piacere)
Beh, mi dispiace per te, ma se proprio lo devo dire, hai ragione sul fatto che non tutte le superstizioni sono dannose uguali; i buddisti e i fanatici di Elvis sono molto meno pericolosi dei Cattolici.
arci, si film proverò ad approfondire; per il resto dici quello che dico io: Adolf era matto come tanti altri, solo che aveva due palle così!
ciro, che piacere! e come la dici bene la cosa del sostrato ;-) Il tizio, Rawls, è uno che vede giusto su molte cose, anche se da leggere è un tantino pesante. Sono stato felice di questa tua visita, mi sa che stanotte ti sogno :-D
Bene, attendo il prossimo post allora.
:D
la cosa che ti salva è che i libri scelgono te, perché fossi tu a scegliere questi libri la cosa si farebbe preoccupante.
pur in ritardo di qualche post volevo dire a vossia che anche l'igoranza di Scerbanenco è preoccupante (e nello specifico il librettino che ti ha scelto è il classico esempio di "grattamento di fondo di barile) Scerbanenco è probabilmente il più grande giallista italiano. non è preoccupante il post, sono preoccupanti i commenti...
abbia riguardo di sé (e lasci perdere cinesi e nazisti, c'è ben altro al mondo!)
In realtà non ti sorveglio mica tanto bene: mi sono accorta solo adesso di un errore di battitura (e lascia perdere gli anonimi: c'è ben altro al mondo ...)
socia, neanche a dirlo, il post è in incubazione :-)
anonimo, le tue spontanee manifestazioni d'affetto mi ripagano della scelta fatta pensando a te. E complimenti anche per l'uso di quel "probabilmente", segno di una costante prassi di auto-educazione, rivelatrice di grandezza d'animo.
p.s. sui nazisti però almeno la sufficienza me la potevi dare :-\
barbara, ogni tuo segno rosso è un piacere, di soltanto una parola...
(quest'anonimo credo di conoscerlo, e credo valga la pena...)
Ennò bello, l'errore - in fondo - te lo devi cercare tu!
barbara, comunque grazie, almeno uno l'ho trovato :-)
Sì, era quello.
trovo in tutto - post e commenti - ragionevolissime considerazioni, sai che novità.... c'è un fattore oscuro che riguarda la ceca vocazione che si impianta in talune persone. un mandato supremo. è di artisti e scienziati geniali, un bernoccolo innato. a volte indotto da traumi e dolori a volte intrecciato nel dna. hitler aveva questo bernoccolo e condivido che in un diverso contesto, senza quella vocazione all'odio, senza quella sintonizzazione di cui parli, hitler avrebbe forse canalizzato il suo bernoccolo in altro, che so.. un'attività imprenditoriale, poteva costruire Berlino 2, Berlino 3.
il dramma si sublima quando questa vocazione incontra oscure ideologie religiose. un film già visto, tuttora in proiezione e i titoli di coda...lontani a venire.
ugolino, sei in giro!!
ot. ma non tanto messaggio copia e incolla di egine
"vorrei chiarire che io sono più che favorevole che il PD vada da solo, non capisco la bindi che dice di essere realista, ma cazzo
abbiamo appena fatto una figura di merda, e vogliamo insistere,
se perdiamo abbiamo almeno un identità sicura, passa parola,
comunque lo copio e incollo dappertutto, baci"
barbara, però ne ho corretto due; tu ne avevi trovato solo uno :-p
davide hai apocalitticamente ragione!
gians, sto facendo la bottana industriale :-)
egine, non ho ben capito la fonte, ma sottoscrivo tutto; meglio perdere da soli che vincere di nuovo così.
la fonte sono io, e davide dice che noi due ci baciamo, e rosica dall'invidia:::)))
Adolf è riuscito, grazie alle sue grandi doti umane a portare in scena l'intera commedia
non credo avesse grandi doti, credo fosse un uomo estrememante mediocre e frustrato
un saluto di buona settimana
Yzma
Gentile conte Ugolino(avevo detto della Gherarda, non della Gherardesca),
ho visitato i suoi possedimenti letterari,che mi lasciano alquanto perplessa: trattasi di zona a coltura intensiva,mi pare, ma ha l'apparenza piuttosto di coltura alquanto estensiva e disordinata,disseminata di cavallette e di altri insetti.
Non ho capito il Suo commento sul blogdibarbara:vuole essere più chiaro per favore?
Graziosi saluti.
egine, e non lo so?! quello ci sogna che ci baciamo :-D))))
yzma, non sono d'accordo; frustrati ce ne sono tanti, la mediocrità dilaga; eppure di personaggi come lui, per fortuna, ce ne sono pochi nella storia. Io penso che la riflessione vada spinta oltre le facili riduzioni.
Buona settimana anche a te.
Pipita Del Monte, grazie della visita, che ricambierei volentieri: ce l'hai un blog?
Rispondendoti, a rischio di mettere in scena la commedia degli equivoci, da barbara ti ho solo chiesto di spiegare meglio la cosa del toro, perché non ne ho afferrato il significato.
Se invece ti riferivi al complesso del mio intervento da barbara, lo sintetizzerei dicendo che raramente la verità e la ragione stanno da una parte sola, e lo stato di Israele non fa eccezione alla regola.
In ultimo come autore di blog non pretendo che mi si apprezzi per quello che faccio, ma almeno per quanto mi impegno per non fare di peggio.
ebbasta cu stu hitler!!!!!!!
ciao ugolino vado a sciare, un abbraccio
Non so se hai fatto più la muffa tu con hitler o davide con i rullini.
E' jamme bell'...ch'ammusciamient!
sono d'accordo con cuncetta, ugolo dai una bella rinfrescata alle pareti!
anch'io m'accodo all'ammusciamiento di cuncetta...
ma ch'fin'e fatt???????????
---PASIAISI'
BABBO.
Cari amici, adesso ci provo!!!
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