lunedì 8 marzo 2021

Ancora sui sinonimi di "donna"

Pregiatissima Dott.ssa Valeria Della Valle,

la ringrazio innanzitutto per aver prontamente e in modo qualificato reso disponibile il punto di vista del prestigioso Istituto cui lei appartiene sulla questione dei sinonimi di "donna".
Quando è fatto oggetto di critiche uno dei pilastri portanti della lingua e della cultura italiana, in qualche modo ci dovremmo sentire, perlomeno così io mi sento, meno saldi nelle nostre certezze linguistiche anche noi.
Ho trovato preziosa e non superflua la sua doverosa precisazione sulla distinzione tra dizionari d'uso e dizionari dei sinonimi e contrari.
Ho trovato metodologicamente corretta la rivendicazione dello spazio anche per le "espressioni più detestabili e superate" per registrare ciò che la lingua è ed è stata, e non quella che vorremmo che fosse.
Proprio per l'autorevolezza dello strumento di cui parliamo e per la conseguente necessità che la registrazione sia quanto più completa e fedele, mi permetto di evidenziare che, nella definizione dei sinonimi e contrari del vocabolo "donna" da voi proposta, la locuzione "buona donna" è equiparata a "donna di marciapiede" e simili quali eufemismi per "donna che esercita la prostituzione o che è giudicata simile alle prostitute". La trattazione appare perlomeno carente, in ragione del fatto che altri dizionari giustamente registrano anche il significato non eufemistico di "buona donna" quale donna di buon animo e compassionevole, e tenuto conto che è nella locuzione "figlio di buona donna", e solo in questa, che si realizza l'inversione eufemistica.
Una donna straniera che leggesse solo questo dizionario e si sentisse appellare con "buona donna" potrebbe malamente fraintendere una cortese richiesta di informazioni del passante occasionale; io stesso, leggendo il relativo passo ho provato fastidio a prendere atto che per il Dizionario dei sinonimi e contrari Treccani "buona donna" è sinonimo di "bagascia".
Pur essendo io un solo uomo e non un centinaio di donne rispettabili e illustri, le chiedo di sottoporre il passo ad un supplemento di analisi per verificare se il testo si presti ad interpretazioni non corrette e non volute e cercare eventualmente una formulazione più tutelante per tutti, in primis per la nostra amata lingua italiana.

Con gratitudine.

Ugolino Stramini