giovedì 26 agosto 2010

Voglio trovare, un senso a questa storia...

Alle otto e un quarto di un mercoledì d'agosto
sto finalmente abbandonando questo posto
dopo trent'anni carcerato all'Asinara
che vuoi che siano poche ore in una bara.
Ché in una bara in fondo non si sta poi male
basta conoscersi e sapersi accontentare
e in questo io, modestamente,
sono sempre stato un grande
perché
per vivere a me non serve niente, solo...
Aria... soltanto... aria.

(Daniele Silvestri - Aria - 1999)

6 commenti:

Anonimo ha detto...

a me il ragazzo sembra davvero in gamba

io non avevo mai in tasca una lira, ai tempi dell'università
ma mi sono laureata regolarmente

vestiti del mercato rionale
niente ferie
mancia al compleanno, che spendevo per una pizza e un regalo al moroso
(eravamo in otto, in famiglia)
non c'erano i telefonini, non c'era internet
ma scrivevo lettere... (che bello...)

Anonimo ha detto...

UGOLINOOOO
che ca..o di roba è? dove mi hai cacciata?
cos'è quel blog del veterinario dei carpazi ginecologo cazzi tuoi?
:)
(perchè io? dimmi perchèèè????)

Ugolino Stramini ha detto...

WW, ma di chè parli? cado dalle nubi! sii più esplicita, sii!

Il ragazzo sembra in gamba, questo sì, ma, anche forse perchè sono stato come lui, mi ha fatto una tristezza infinita, e mi ha ricordato questa canzone di Silvestri, dove uno smette di vivere per non morire.

Gians ha detto...

Tu nonostante tutto, sei rimasto taccagno. :)

Unknown ha detto...

quello che spaventa non sono i pochi soldi ma la prospettiva di perdere i migliori anni nell'indigenza
generale eppure il tuo post magnifico mi fa compagnia, lo farò leggere a mio figlio che viaggia
sullo stesso treno dell'altro ragazzo.

Unknown ha detto...
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