La Francia sbaglia, la Carfagna pure. Se mi costringessero a uscire con l'uccello di fuori non sarebbe bello.
Art. 2
La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.
Art. 3
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
Art. 13.
La libertà personale è inviolabile.
Non è ammessa forma alcuna di detenzione, di ispezione o perquisizione personale, né qualsiasi altra restrizione della libertà personale, se non per atto motivato dell'Autorità giudiziaria e nei soli casi e modi previsti dalla legge.
7 commenti:
Quando si pensa un qualcosa nello stesso momento ci si tocca la punta del naso, e noi l'abbiamo bello grosso.
da noi si ragiona che va bene solo se diventa mercificazione. Qualcuno gli dica che quando le donne che stanno facendo training per farsi esplodere su qualche aereo o metro decideranno che è arrivato il momento, nessuna di loro indosserà il burqa
In teoria sono assolutamente d'accordo.
Sulla libertà e l'autodeterminazione.
Ma quanto sono autodeterminate queste donne?
E chi gliela fa una Merlinetti ad hoc?
Tuttavia, se non c'è pericolo di nascondersi, nel senso peggiore del termine, nessun problema.
Tess, ma sei sicura che si farebbero saltare in aria senza quell'orpello?
GIANS, ognuno il suo, ciadamancaiàtru!
TESS, sicuro un paio di jeans e occhiali griffati e piumino Monclair.
ENNE, aiutiamole ad autodeterminarsi. Costringerle a svelarsi non mi pare un buon sistema; è come se per farle sorpassare le inibizioni sessuali decidessimo di stuprare tutte le ragazzine a 15 anni.
si discute anche da marcoz su questo divieto, sai
come la penso, un passo avanti all'inciviltà è cosi che
si cambiano le cose non senza sacrifici, tutto il resto
sono commi leggi e quantaltro arnesi che è bene
non usare quando si vuol forzare un intima convinzione.
Vedere la Carfagna decidere sull'argomento certamente irrita.
Penso che in una cultura che per i propri fini male interpreta gli stessi principi religiosi su cui si fonda, il concetto di autodeterminazione come quello di libertà di scelta prendano una piega interpretativa del tutto singolare.
EGINE, la legge non può che fissare i minimi più bassi ed i massimi più alti; in mezzo, e ce n'è tanto, occorre pazienza, buona volontà e buon senso. Come dici tu.
1PS, infatti è solo qui da noi, soprattutto tra chi proveniendo da lì ed avendo o desiderando la citadinanza italiana che abbiamo il dovere di promuovere e diffondere la cultura della libertà, principio primo di tutti i diritti.
Vietare non è mai questo.
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