1. Sul motore della storia.
Il fatto è che il transumanesimo guarda avanti, non indietro, e davanti a noi sono le risposte alle domande che ci poniamo, ma non come scoperta di ciò che era prima, ma costruzione di ciò che sarà dopo, e per sempre.
2. Sull’anima.
Tutti gli altri esseri viventi conosciuti! Altrimenti, rinchiusi dentro gli steccati di un creazionismo letterale, rischiamo abbaiare alle ombre. Comunque la risposta è no. L'unicità dell'uomo è proprio il velo che si vuole stracciare, che si riconosca individualità ai cetacei, che si cerchino contatti con creature extraterrestri o si cerchi di costruire computer pensanti, lo si fa sempre nella convinzione che l'anima così intesa non esista.
3. Su Gesù Cristo.
Molti, se non tutti, fatti narrati nelle leggende, ed in particolar modo nei miti biblici, potrebbero essere oggi spiegati con l'applicazione di alcune moderne applicazioni scientifiche e mediche e di quelle che siamo in procinto di raggiungere (si pensi alla concezione di "senza seme" di Gesù stesso, ad esempio), quindi Gesù potrebbe benissimo essere stato un transumanista della sua epoca (o di chissà quale altra). Ma l'aspetto per il quale Gesù può essere iscritto all'albo non sarebbe da ricercare tanto nei suoi "effetti speciali" ma nel suo tentativo terreno e concreto, ben colto sotto questo aspetto da Dostoesvkij e da Nietzsche, di andare oltre l'uomo, essere l'uomo nuovo. Non è un caso che oggi a fianco ad una corrente che potremmo definire "tecnologica", il transumanesimo conosce una corrente "filosofica" che vede nell'autocoscenza e non nella tecnica il mezzo per la rottura della crisalide.
Le domande di Andrea Vaccaro
1. Sul motore della storia. Dal minimum atomico all’universo, dall’universo fermo alla vita animata mortale, dalla vita mortale alla vita immortale: dietro questo lungo e per certi versi incredibile percorso, la prospettiva transumanista vede inappellabilmente il caso o può anche concepire un senso o una causa che, misteriosa e indecifrabile all’uomo di oggi, potrà svelarsi all’essere super-intelligente di domani?
2. Sull’anima. il termine è già di per sè un po’ sospetto, ma qui vorrei semplicemente intendere il quid che rende l’uomo diverso da tutti gli altri esseri viventi. La prospettiva transumanista ammette che ci sia uno specifico umano - che naturalmente si è venuto storicamente sviluppando nel corso del tempo, ma che rende l’uomo portatore di un’unicità nel mondo -, oppure no?
3. Su Gesù Cristo. Dalla prospettiva transumanista si può ammettere che Gesù sia il primo uomo che, con un anticipo vertiginoso, ha sostenuto con forte certezza il principio primo di tale corrente di pensiero, ovvero che l’uomo è immortale? (E’ ovvio che bisogna prescindere da tutte le differenze terminologiche e categoriali, perché anche un Max More del I sec. e in aramaico avrebbe avuto le sue brave difficoltà ad esprimere la sua convinzione tentando di condividerla con qualcuno). E ancora, da tale prospettiva si può ammettere che egli abbia già vinto la morte con la sua resurrezione?
Il link: Estropico Blog
9 commenti:
Vista l'accoglienza e la simpatia dell'incipit la scrivo. Non prima però di mettere la mani avanti e dietro, nel tentativo disperato di salvare entrambe i pertugi.
* Vista l'evoluzione umana, sempre più strettamente collegata a quella scientifica, non si può negare che possano esserci prospettive tali cui la stessa scienza che, al momento non riesce a dare una forma possa in un futuro arrivare a studi sul genoma ora inimmaginabili. La stessa immortalità non è da escludere.
* Assolutamente no. Sono del parere che al pari del primo dei primati, possa svilupparsi un anima in qualsiasi animale, per quanto ne sò, questo potrebbe accadere anche in oggetto, credo stia nelle capacità dell'essere più evoluto scoprire quest'anima semmai dovesse davvero esistere.
*Davvero a questa non ho risposte, ho meglio, non avendo risposte come per le prime due, su questa ho idea che l'immortalità al momento, possa esistere solo nel pensiero, e nella sua diffusione nei secoli. Forse in questo il primo uomo "nuovo" come lo definisci tu è riuscito, al pari di Dante, Dostoesvkij e Nietzsche.
Io esprimo un mio desiderio del tutto inedito,
vorrei che al mio posto invecchiasse un mio
autoritratto, si potrebbe obbiettare che è cio
che si legge nel romanzo di Wilde, ed invece è solo
una nuova applicazione di Facebook, in poche
parole ero e sono un transumanista senza saperlo,
grazie ugolino.
GIANS, sull'immortalità hai fatto un bel centro: "sol chi non lascia eredità d'affetti giace morto nell'urna" diceva Foscolo, convinto che di noi dopo morti resta solo il ricordo, che in certi casi, come quello di dante, può davvero aspirare all'eternità.
Quanto all'immortalità fisica, beh, anche immaginando progressi esponenziali, l'infinito non credo sia umanamente raggiungibile; potremmo vivere anche un milione di anni, ma morire credo rimanga il destino di tutti i corpi viventi, prima o poi, come ben chiosava un prete proprio sulle pagine di Estropico.
EGINE, io vorrei che al mio posto morisse facebook!
p.s. che fossi un trans lo sospettavo, ma umanista no!
:::::)))))))
Perdiana, non ho capito le domande, figuriamoci le risposte!
Non fare l'imbecille, stupido!
Trattami bene quell'imbecille.
Stai diventando troppo difficile per me, troppe questioni tutte in una volta; ti ci vorrebbe un ministro della semplificazione. No, non ho detto Calderoli. :D
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