Ci deve essere qualcosa di profondamente sbagliato in me, nel mio essere blogger, e quindi nel mio essere. Insomma, ci sono dei fatti che si possono spiegare solo così.
Tra i tanti blog che leggo, due in particolare sono oggetto della mia assidua attenzione e del mio palese apprezzamento: Malvino e Galatea.
Il primo per il rigore laico, la seconda per il suo umanesimo illuminato, entrambi, motivo principale della mia ammirazione, eccellenti interpreti della Lingua Italiana.
Leggerli è prima di tutto un piacere, anche a prescidere talvolta dall'argomento e dalla sua condivisibilità.
Ora, per quanto io mi applichi a leggerli e commentarli con assiduità, vengo sostanzialmente ignorato. Non dico deliberatamente, non ho manie protagonistiche di persecuzione; no, semplicemente come se i miei commenti non fossro stati scritti.
La sgradevole sensazione me la porto appresso ormai da molti mesi, ma ciò che l'ha fatta evolvere in una certezza deprimente sono due fatti recenti, che hanno al centro degli avvenimenti, un altro blogger, Gians, col quale ho condiviso e condivido molto, fuori e dentro dalla blogosfera. A lui Galatea in una recente occasione ha risposto prontamente, a me neanche di striscio; poi scopro che sempre lui, Gians, è compreso - non so da quanto - nel blogroll di Malvino, e io no!
Avrei potuto dire che sono contento per lui, per il favore che incontra (e lo sono) ma in me ha prevalso il fastidio, lo scoramento, la certezza di sbagliar qualcosa.
Avrei potuto abbozzare, far finta di niente, aspettare tempi migliori, ma no; come dissi in altra sede, noi bloggers usa così, se si ha qualcosa che rode dentro, si mette in un post.
12 commenti:
In verità, in verità ti dico: oggi stesso sarai nella mia blogroll.
Assamoradeisamigus, Ugolino caro ti prego di tenere in pace il tuo cuore, quel cuore, tempo addietro mi disse di tenere lontane le remore dai miei scritti. L'ho fatto! ho preso a mani nude anche da fonti non mie. In questo memento leggo che Luigi ti ha iscritto nel suo blogroll, ma a me pare che questa storia, detta in questo modo, sia una guerra tra mendicanti seduti agli stipiti di un portale di una chiesa, probabilmente io ho riscosso qualche moneta in più per la simpatia, la tua intelligenza è fuori discussione, e mai vorrei che ci si potesse mettere in gara.
MALVINO, grazie.
GIANS, le gare, semmai, continueremo a farle come parte della stessa squadra.
Però l'immagine dei mendicanti mi piace, rende bene l'idea di come mi sento alcune volte.
Il cuore in pace è difficile tenerlo, ma di certo non sono queste la cose che possono realmente agitarlo; solo, ho imparato da De André, le cose che ci rodono dentro è meglio scriverle, liberarsene, e questo è stato il movente iniziale del mio essere blogger e rimane un punto fondamentale.
Ecco perché scrivo questi post: per alleggerirmi di un peso. E funziona!
Un abbraccio.
Io, a distanza di tempo, ho scoperto di averci guadagnato nell'essere stato ignorato* (cosa che mi disturba poco, in realtà). Bisogna aspettare e "storicizzare", prima di giungere a conclusioni di qualsiasi genere.
Saluti
*non mi riferisco ai blogger del post
Vabbè nella mia ci sei Ugolo!
;-)
MARCOZ, se non mi fossi riferito a quei blogger, non avrei tenuto in alcun conto il fenomeno, anzi, non si sarebbe verificato, non avendo mai trovato stimolante frequentare un blog per motivi diversi dall'apprezzamento per qualcosa in esso contenuto.
In questo siamo sicuramente diversi, e ne continueremo a parlare.
TESS, e tu nella mia (anche se io uso l'elenco di blog della piattaforma). Allora sarà vero che lontano dalla blogroll, lontano dal cuore?
:-)))
Ok, Makia, ho capito: ti ci rimetto, tanto ti leggevo comunque tutti i giorni via feed. E' che io so' così pigro...
vabbè ti leggo io no?
@Ugolino
Quando aprii il mio primo blog dopo qualche mese scoprii di essere tra i "preferiti" di 39 blog, alcuni dei quali di un qualche peso.
Attualmente ho solo 14 lettori fissi, seppure in costante e non troppo lento aumento.
Di più, alcuni di quei blog di una qualche importanza mi hanno da tempo cancellato dal loro blogroll e pur avendo da svariati mesi un numero di visite superiore ai "tempi d'oro" non ho quasi commenti ai post che pubblico (comunque mai quanti ne avevo nel passato sul mio vecchio blog), anche quando sono miei e non sono articoli di quotidiani o segnalazione dei post altrui.
Tenere un blog è impegnativo, avere l'impressione di essere ignorato non è piacevole né incoraggiante.
Ma dubito molto che ci siano blogger che non ti considerino, Galatea risponde poco a tutti e non solo a Ugolino.
Potrei dirti, per esempio, che la blogger in questione passa spesso da alcuni e mai dal sottoscritto, evidentemente non può passare da tutti e sceglierà quelli che più la interessano o che trova migliori per vari motivi.
Lo trovo legittimo e per nulla offensivo, sbaglio?
Insomma, la sto facendo lunga senza aver detto tutto quel che ci sarebbe da dire, penso che sia tutto nella norma e che tu sia un po' troppo permaloso :))
P.S.:
comunque sappi che pagherei per saper scrivere come te e non mi pare il caso che uno del tuo calibro se la prenda per delle inezie, dai. :))
P.P.S.:
sei autorizzato a mandarmi a quel paese :)
ARCI, e la cosa è reciproca e, per quanto mi riguarda, gratificante; con te come con alcuni altri "intimi".
Non era però questo l'oggetto della mia esternazione; non mi aspetto che altri leggano i miei post, che scrivo principalmente per me medesimo.
Talvolta mi amareggia che i miei sforzi per stabilire un contatto intellettuale, sui canali che mi sono più graditi, l'ironia, la polemica, l'iperbole, lo spostamento di senso, cadano nel vuoto, non trovino risposta.
Tanto più ho stima dell'interlocutore - e nel caso dei due ho già detto quanta ne ho - tanto mi mortifica non riuscire a stabilire un contatto. Aggiungo che non faccio loro nessuna colpa, infatti ho esordito dicendo che c'è in me qualcosa di sbagliato.
ILLAICISTA, come si dice nei contratti, le premesse (la risposta che do ad ARCI) fanno parte integrante del contratto.
Non ti mando in nessun paese, anche perché hai colto una mia specificità, quella di essere permaloso. Lo sono sempre, quindi anche nel blog, ma, attenzione, solo con le persone a cui tengo, altrimenti: pfiuuu!!! Me ne frego.
Dovresti ricordarti dopo quanto tempo tenni il magone per quella discussione tra noi due lasciata DA TE in sospeso :-)))
Non ne faccio, come accenni tu, una quastione quantitativa, non uso contatori, non guardo se non occasionalmente classifiche; mi piace, come a te, sapere chi mi ha visitato, e per quale motivo, ma non ai fini statistici.
Ti ringrazio chiaramente per i complmenti, che ti rimando paro-paro; non buttarti giù, ciò che scrivi di tuo pugno - che io preferisco - è sempre di gradevole ed interessante lettura.
posso assicurarti, caro Ugolino
che- per quanto abbia potuto capire- non c'è niente di sbagliato in te. Proprio niente.
Non ci badare molto ai rapporti virtuali, essi risentono del carattere di ciascuno di noi.
Un caro abbraccio
Ha ragione Arci, come sempre.
Sai non ho una blogroll.
L'ho tolta da un bel po' perchè tra bloggers prima di diventare famosi "usava" commentare solo se si aveva spazio tra i link, capisciammè.
In certi periodi c'era addirittura l'assedio ai post, per amore di visibilità.
Quanto hai scritto mi piace molto perchè dipinge sinceramente una realtà che esiste da molti anni, e che è difficile da esprimere senza cadere in una tautologia.
Ma va nettata delle croniche disattenzioni di Malvino, lettore notturno instancabile, che infatti risulta autore del primo dei nostri commenti.
Ciao
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