Ho finito di leggere "Venere privata" di Giorgio Scerbanenco. Non me ne vogliano gli amici che me lo hanno consigliato (davide e nicpic, oltre ad un caro anomimo - a modo suo) ma mi ha molto deluso.
Ho trovato l'opera di scarso valore letterario, tanto per come è scritta, che per come è raccontata. La struttura del racconto mi è apparsa grezza, come incompleta; per dirla in modo forbito, la "consecutio temporum" mi è apparsa pasticciata, come se mancasse un piano dell'opera. La tensione, che dovrebbe essere il punto caratterizzante delle opere del genere, non raggiunge mai livelli degni di nota, così come il senso del torbido e del perverso che dovrebbero caratterizzare un "noir". Il primo paragone che mi viene in mente, relativo ad un altro dei pochi "noir" che ho letto, è a dir poco mortificante. A confronto di questo, "La matta bestialità" di Todde, da cui presi il mio nick, è un capolavoro.
Venere privata si distingue invece, purtroppo, per provincialismo e conformismo. Escluso l'unico barlume di apertura liberale rappresentato dalla scelta a favore dell'eutanasia dei due personaggi principali, il resto è una parata di pregiudizi e luoghi comuni, la fiera della misoginia e dell'omofobia. Uno dei personaggi secondari, sospettato di omosessualità, viene appellato in modo dispregiativo "invertito" e "pederasta", e posto anche per questo sullo stesso piano morale del killer sadico con cui lavora. La ragazza, nonostante le sue credenziali da Milano-bene, si accompagna per soldi con occasionali signori in cerca di tenerezze, ma solo a scopo scientifico, per concludere, come la Merlin, che non esiste la prostituzione pubblica per libera scelta, ma che alle ragazze è sempre possibile avere uno o più amici generosi a cui offrire la loro discreta riconoscenza.
Questa è la Milano di Scerbanenco. O la Milano che è stato in grado di immaginare lui.
p.s. questa è una prima stesura, pubblicata in tempi stretti per vari motivi.
51 commenti:
bisognerebbe anche dire che è del 1966, e che l'hard-boiled americano, modello hammett, non è da meno quanto a pregiudizi e preclusioni.
contestualizzi, signor ugolino, contestualizzi. che dopo scerbanenco scuola non c'è stata e ci dobbiamo sorbire dazieri o lucarelli...
ugolino, intanto bentornato, io non conosco il libro e tantomeno l'autore, poi devo ancora smaltire la catasta di libri natalizi.
Che letture cupe..
Quando non segui i miei consigli di lettura sprechi tempo e denaro ... ;))
... ma sei utile agli altri che così leggono i tuoi post e non sprecano il loro ... :)))
ho scritto un post su Israele e aspetto il tuo giudizio :)))
vari motivi? ti mantieno sul vago eh! mhmhmhmhmh qui gatta ci puzza....
anonimo, a me questa storia della contestualizzazione mi sa tanto della foglia di fico per coprire la pochezza di un'opera; perché non contestualizziamo Michelangelo, Dante e Mozart?
Hai mai letto qualcosa di Todde?
gians, sbrigati che me lo devi passare!!!!
socia, chi va con lo zoppo...
Te lo consiglirei, per alcuni passaggi interessanti, ma non ne vale la pena ;-)
arci, sbagliando si impara :-)
Sono passato da te e ho lasciato il segno!
bp, cara, la puzza in effetti si sente... un giorno forse... ti spiegherò.
'nu vas'
leggo pochissimi romanzi. non ne ho il tempo, tutto dedicato a letture di genere differente.
Però quei pochi romanzi che leggo mi devono piacere... sennò mi incazzo!
di scerbanenco non conosco proprio nulla ...
scusate, ma esco decisamente depresso dal dibbbattito.
certo che il mondo blog produce tanta roba carina, ma anche un sacco di... pressappochismo.
va bene così. questo è il paese. questa la presunzione. uno legge velocemente un libro e parla di letteratura. un altro non legge romanzi. bah. mi sa che m'eclisso più volentieri adesso.
un giorno forse.... altra vaghezza...
qui gatti ci puzzano!!
perpiacere ugolo sii chiaro, non far puzzare più niente che qua già stiamo belli cumbinati! :)
rif.alch, purtroppo però per scoprirlo bisogna leggere, e non ci si può fidare dell'impressione el primo blogger ;-)
Anche io, comunque leggo poco, meno che mai romanzi.
anonimo, se non sei in grado di stare al gioco è un problema tuo; pensavo avessi un po' più di tempra.
Spero di avere occasione di leggere altro di Scerbanenco, ma credo che la tua ammirazione incondizionata sia eccessiva; ti ripeto: hai letto qualcosa di Todde?
bp, non ti preoccupare, cara; il mio nuovo lavoro mi ha portato molto lontano da casa e ha temporaneamente ridotto il mio accesso alla rete. Ma mi sto organizzando sia per riavvicinarmi a casa che per connettermi in modo decente.
Nel dettaglio, quel post l'ho pubblicato da un postazione pubblica lentissima.
ho ammirazione per chiunque interrompa una maniera. per chiunque provi. non sono un incondizionato ammiratore di scerbanenco ma non lo liquido in due righe. se il problema è l'epidermide, di certo può disturbare, ma siamo nati per andare oltre l'epidermide. se poi dobbiamo partecipare al festival dei lettori domenicali (il domenicale, roba che ricorda dell'utri e i suoi cani) e allora non è questione di tempra ma di stomaco. apprezzo il tuo sforzo, ma lo trovo fuorviante e un po' dilettantesco 8scusa la franchezza)
non conosco todde, e questo significa solo che il mondo sopravviverà a questaignoranza.
ciao ugolino son tornato oggi in
tempo per non leggere venere privata,
del resto per uno come me abituato
alla discreta curiosità di wallander,
alla sua tenace educazione mi sarebbe
difficile sentire parlare di invertiti e pederasti, saluti cari
anonimo, franchezza per franchezza, credevo di essere stato chiaro, ma cercherò di esserlo di più: il libro non mi è piaciuto molto, e le cose che ho scritto le penso davvero; tuttavia il fatto stesso che abbia finito di leggerlo prova che l'ho comunque apprezzato.
Aggiungo che condivido appieno sia la tua polemica con i lettori della domenica (non perché io non ne faccia parte); non si può leggere velocemente una o due opere di un autore e pensare di sapere tutto. E condivido anche la necessita di contestualizzare, anche se fino ad un certo punto, come ti ho già detto.
La stroncatura così sbrigativa invece era proprio mirata a urtare la tua suscettibilità, avendo io forte sentore che Scerbanenco fosse un autore a te caro.
Poi, come capita, lo scherzo scappa di mano e si finisce per mettere qualche piede in fallo.
M sarei aspetato da te che avessi raccolto la provocazione e avessi argomentato, invece che salire sull'aventino dello sdegno.
Peccato. Io, comunque, spero di poter presto leggere anche "Milano calibro nove" per avere un quadro più completo. Magari allora potremmo parlarne di nuovo.
Un saluto.
egine, finalmente! Wallander? Ho capito, prendo nota, ma non è che posso adottare tutti gli scrittori di gialli del mondo, eh!?
p.s. il concorso procede a rilento; gians si sta dando alla meditazione e io sono esule in terra straniera. Ma tu abbi fede: prima o poi riparte. :-)
ugolino, meditazione una ceppa , le foto arrivano a te. :))
hehehehehehe c'è del nervosismo
nello spogliatoio, pare si usi dire cosi nell'ambiente sportivo::))
e se volevi urtare la mia sucettibilità e ci sei riuscito, di che ti lamenti?
(Scerbanenco per sopravvivere scriveva anche romanzetti tipo Liala, se magari ti vuoi sottoporre a quella tortura per farmi dispetto, accomodati pure... ma attenzione che poi magari scopri che ti piace proprio quello Scerbanenco!)
anonimo, sai com'è, alcune volte si gratta una crosta perché si pensa che sotto ci sia un capolavoro, e non sempre ci si azzecca: però, magari, contestualizzando...
Non temere, come ho detto, quando potrò leggerò Milano calibro nove e non per fare dispetto a te.
No, scusa, perchè tu non ti chiami VERAMENTE Ugolino Stramini?
Oddio, come sono grave...
Ah vedo che hai anche tu il tuo bel da fare..
bene mi siedo a questo caffè letterario e vi ascolto.
Non c'è miglior cosa che imparare divertendosi.
:D
Anonimous (che coraggio...) says: """...questo è il paese. questa la presunzione. uno legge velocemente un libro e parla di letteratura. un altro non legge romanzi..."""
non sapevo fosse obbligatorio leggere romanzi...
caro riformista (che invece dal nick noi sappiamo esattamente chi sei...), visto che l'illustre ospite parlava di Scerbanenco e di romanzi, (al di là delle opinioni) di linguaggi e provincialismo, esordire dicendo che non si amano i romanzi e che non si conosce scerbanenco, beh, diciamo che rende abbastanza incomprensibile il motivo dell'intervento. non è obbligatorio leggere romanzi, ci mancherebbe, tantomeno è obbligatorio intervenire sugli stessi, no?
gians, lo sai che ho la vato la banda in acqua calda e mi si è ristretta ;-))))
dyo, non se tu ad essere grave, ma io: pensa che anche mia moglie e mia figlia ormai mi chiamano ugolino!
socia, divertendosi si, imparare non so; ci sono blog molto più adatti. Attenta però a non farti tirar dentro nella baruffa...
rif.alch., qui è vietato vietare, quindi fai un po' tu...
anonimo, mi da un grande piacere discuere con st sotto gli occhi benevoli della mia socia; spero si possa continuare: dimmi quelo che devo fare, e io lo faccio! (cit.)
bene ugolino, allora con quell'acqua non farti il bide'. :)))
io propongo una doppia moratoria,
una per i bonghisti e l'altra per
gli anonimi, cosi avrai tempo di sostenermi nella difesa dell'impercettibile che fa la
differenza!! vieni a trovarmi se puoi
Ciao ugolì, non disperare e persevera. Scerbanenco ha scritto una montagna di romanzi e può darsi pure che alcuni non siano all'altezza di altri. E comunque non è detto che l'uso di termini cme pederasta o invertito siano da ascrivere all'autore e non al contesto che voleva descrivere, no?
Ciao
gians, potrei, potrei...
eginbe, gli anonimi non sono tutti uguali, un po' come i bonghisti...
nicpic, FINALMENTE! finalmente un'osservazione nel merito; me lo sono posto anche io il problema di evitare di attribuire automaticamente all'autore i giudizi espressi nel testo, ma in questo caso credo che la cosa sia fattibile; non ho colto nel testo alcuna presa di distanza da quei giudizi, espressi dal narratore e talvolta riferiti ai personagi, anche rispetto ai quali non c'è alcuna distinzione.
intanto standing ovation per nic-pic, molto più efficace di me nella cosa. evito di ricommentare il tenutario del luogo che continua ad infliggere valutazioni assolutamente fuori luogo (buona questa) sul liguaggio (adesso uno scrive ma poi apre una parentesi e precisa che lui cita ma si dissocia... ma dai!)
infine vorrei che tu mettessi in blacklist l'alchimista alcolico quandospara cazzate, chiedo troppo?
anonimo, non ti mando a cagare solo perchè sono un signore ...
non amo il genere
un saluto da Yzma :)
ecco, yzma, adesso ci sarà senz'altro qualcuno che si inalbera. Non lo sai che non eri obbligata a commentare? Non lo sai che esistono liste di proscrizione (anonimi che sanno l'inglese le chiamano blacklist) per chi non ama i generi?
anonimo, lo vedi che qualche volta la vediamo nello stesso modo: pure io ho esultato al commento di nicpic, che però non dice se ha letto il libro :-(
Tu dovresti averlo letto, ma magari ai tempi della pubblicazione; se lo rileggessi ora potresti valutare diversamente le mie impressioni.
In ultimo, rispetto alle black-list, in genere non banno nessuno, neanche quando la fa fuori dal vaso, e tu dovresti poterlo testimoniare. Preferisco, semmai, lasciare che le persone friggano nel loro olio.
rif.alch., qui sei il benvenuto sempre, ma se l'anonimo avesse un blog ti inviterei caldamente ad indirizzare lì le tue esternazioni di tal fatta; non potendo, ti invito comunque a non trascendere; per il resto, come disse Clint Eastwood, "le opinioni sono come il buco del culo: ogni persona ne ha uno". :-)
yzma, la dolce yzma, lo so, i noir non sono neanche il mio genere, ma i colori sono ugualmente tutti necessari per vedere tutto l'universo mondo.
Grazie della visita.
:D
No, non l'ho letto, mi pareva di averlo detto. mo moosegno, come diceva il caro vecchio Troisi.
Ugolì, mi ha detto uno della polizia postale che ti stanno cercando per furto di banda, è vero?
sento di esprimere la mia vicinanza
a te naturalmente, all'anonimo che
incalza garbatamente e garbatamente
graffia, poi nicpic al quale posso
assicurare che è assolutamente cosi
invertito e pederasta erano i termini con cui quella societa definiva
gli omosessuali, lo scrittore è solo un cronista, personalmente pur essendo giovanissimo quei termini mi ripugnavano, su suoi libri non posso
dire nulla, non li ho letti.
S.F
ho svelato l'arcano e ti ho "liberato" il commento ;)
socia, ridi, eh?
nicpic: dietro la lavagna! e scrivi: "non ho letto il libro" cento volte :-)
(si, ma non mi beccano; stacco i morsetti pochi secondi prima che mi localizzino)
S.F., benvenuto! Non li hai letti? Allora comincia ad andare dietro la lavagna assieme a nicpic, ma non andare via, che abbiamo sicuramente tante cose di cui parlare.
arci, 'mo veng'
Scerbanenco - vi ha già accennato qualcuno - scriveva per vivere e sfornava romanzi come le romagnole della riviera sfornano le piadine da vendere sulle bancarelle. Io ne ho letto uno, alcuni decenni fa: si lasciava leggere, ma non mi ha fatto venire la voglia di leggerne altri. E il paragone con Liala mi sembra sostanzialmente pertinente. Detto questo, non credo sia un crimine amare Scerbanenco, e non credo sia un tema sul quale potrebbe venirmi l'idea di scannarmi con qualcuno.
barbara
barbara, d'accordo su tutto, niente scannamenti, solo qualche battibecco simpatico :-)
barbara, d'accordo su tutto, niente scannamenti, solo qualche battibecco simpatico :-)
Quanto dura 'sta punizione? Maestroooooooo! Io sono sempre qui dietro la lavagna
c'è una marea di anonimi ultimamente da queste parti... non scanno nessuno per non aver letto o per non amare Scerbanenco (io stesso peraltro non sono un entusiasta dello stesso) ma non amo il pressappochismo in genrale. uno può dire che un libro gli piace o non gli piace. se vuole fare il critico letterario bisogna che studi
(anonimo the original)
C'è una marea di anonimi perché questo blogspot della malora butta fuori a calci in culo tutti quelli che non sono della parrocchia. Ieri ho provato tre volte a inviare il commento con nome/url, e si è rifiutato.
Ah, oggi ha cambiato idea.
Barbarè, tu sei inconfondibile, anche da anonima!
Ah, beh, questo è veramente un bel complimento!
Come fai a definire Scerbanenco provinciale?
Cioè prima di utilizzare certi toni ci penserei molto a lungo, dire che è provinciale, vuol dire che non lo hai letto assolutamente bene oppure sei abitutato a Ris delitti impefetti e a commisariato di polizia e perciò del vero poliziesco nour all'italiano c'azzecchi davvero poco...
Per dire che una trama è grezza..come quella di Venere privata ce ne vuol di fantasia, la trama è assai complessa e c'è una quantità di personaggi difficile d agestire, delle tematiche molto scottanti per gli anni e forse tutt'ora..ti dice nulla la parola eutanasia?
Scerbanenco tratta questo tema con quarant'anni di anticipo in italia.
I giudizi morali che tu attribuisci a Scerbanenco li vuoi confrontare con i giudizi della letteratura contemporanea di oggi dove l'omosessuale è definito come: il ricchione, il rotto nel culo e etc...?
La ragazza milanes ebene che si accompagna per soldi negl ianni sessanta e soprattutto negli anni 50 era una cosa quasi quotidiana e non l osi faceva per piacere ma spesso per necessitò mai visto accattone di Pasolini o il cinema di Pasolini in generale?
Inutile continuare a discutere ti chiedo solamente di rileggerlo e di riflettere
Come fai a definire Scerbanenco provinciale?
Cioè prima di utilizzare certi toni ci penserei molto a lungo, dire che è provinciale, vuol dire che non lo hai letto assolutamente bene oppure sei abitutato a Ris delitti impefetti e a commisariato di polizia e perciò del vero poliziesco nour all'italiano c'azzecchi davvero poco...
Per dire che una trama è grezza..come quella di Venere privata ce ne vuol di fantasia, la trama è assai complessa e c'è una quantità di personaggi difficile d agestire, delle tematiche molto scottanti per gli anni e forse tutt'ora..ti dice nulla la parola eutanasia?
Scerbanenco tratta questo tema con quarant'anni di anticipo in italia.
I giudizi morali che tu attribuisci a Scerbanenco li vuoi confrontare con i giudizi della letteratura contemporanea di oggi dove l'omosessuale è definito come: il ricchione, il rotto nel culo e etc...?
La ragazza milanes ebene che si accompagna per soldi negl ianni sessanta e soprattutto negli anni 50 era una cosa quasi quotidiana e non l osi faceva per piacere ma spesso per necessitò mai visto accattone di Pasolini o il cinema di Pasolini in generale?
Inutile continuare a discutere ti chiedo solamente di rileggerlo e di riflettere
|---> arik, innanzitutto grazie; grazie della tua visita al mio blog, che ho gradito come tutte quelle dei precedenti ospiti; grazie per il commento al mio vecchio post su Scerbanenco: mi hai dato la scusa per andare a rileggere con gioia il post e tutti i suoi commenti (cosa che ho l'impresssione non abbia fatto invece tu).
Rispetto alle tue osservazioni:
- se hai un segreto per leggere "bene" dimmelo perchè ne sento non da solo l'urgente bisogno;
- non conosco bene le serie di cui parli ma ti garantisco che preferisco vivere;
- abbiamo differenti opinioni sulla complessità di una trama; test: topolino come lo trovi?
- le tematiche che tu dici erano forse avanti per l'italietta di scerbanenco, ma millenni indietro rispetto alla cultura classica, che conosceva bene non solo l'eutanasia, ma anche l'omosessulità, la libertà sessuale etc. Dipende da come ci si colloca rispetto a certe cose se si appare come avanguardia del poco o retroguardia del tanto.
- infine, riguardo a Pasolini (a dimostrazione che tutto si tiene) ti invito a tener d'occhio questo blog, perchè uno dei prossimi post, se non il prossimo, sarà proprio dedicato ad una sua opera.
A rileggerti.
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