Si può quindi immaginare quale delusione, quale dispiacere, quasi dolore, io stia provando a prendere atto che Massimo Bordin ha soppresso la rassegna stampa domenicale condotta con successo da Daniele Capezzone, per evidenti motivi politici; non sono infatti, a mio parere, le divergenze tra la linea editoriale della radio e il modo di condurre la trasmissione di Capezzone ad aver causato il suo allontanamento, ma le divergenze politiche tra lo stesso Capezzone e la dirigenza radicale ligia ai "dictat pannelliani". Per me è il crollo di un mito, la fine di un idillio, il ritorno con i piedi per terra: anche gli angeli mangiano fagioli, e, loro malgrado, talvolta qualche peto scappa anche a loro.
domenica 1 luglio 2007
Anche gli angeli mangiano fagioli
Non ho l'ansia di definirmi capezzoniano, che comunque apprezzo molto, ma certamente ho avuto più volte occasione di esprimere la mia profonda stima e ammirazione per Massimo Bordin e per Radio Radicale da lui così ben diretta - in una voce, tutte le voci - senza tralasciare il fatto che Stampa e Regime (specialmente quella diretta da lui) è per me un "cult", una delle poche occasioni di essere informati e di capire l'attualità inquadrandola nello sfondo della storia degli ultimi 100 anni.
Si può quindi immaginare quale delusione, quale dispiacere, quasi dolore, io stia provando a prendere atto che Massimo Bordin ha soppresso la rassegna stampa domenicale condotta con successo da Daniele Capezzone, per evidenti motivi politici; non sono infatti, a mio parere, le divergenze tra la linea editoriale della radio e il modo di condurre la trasmissione di Capezzone ad aver causato il suo allontanamento, ma le divergenze politiche tra lo stesso Capezzone e la dirigenza radicale ligia ai "dictat pannelliani". Per me è il crollo di un mito, la fine di un idillio, il ritorno con i piedi per terra: anche gli angeli mangiano fagioli, e, loro malgrado, talvolta qualche peto scappa anche a loro.
Si può quindi immaginare quale delusione, quale dispiacere, quasi dolore, io stia provando a prendere atto che Massimo Bordin ha soppresso la rassegna stampa domenicale condotta con successo da Daniele Capezzone, per evidenti motivi politici; non sono infatti, a mio parere, le divergenze tra la linea editoriale della radio e il modo di condurre la trasmissione di Capezzone ad aver causato il suo allontanamento, ma le divergenze politiche tra lo stesso Capezzone e la dirigenza radicale ligia ai "dictat pannelliani". Per me è il crollo di un mito, la fine di un idillio, il ritorno con i piedi per terra: anche gli angeli mangiano fagioli, e, loro malgrado, talvolta qualche peto scappa anche a loro.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
8 commenti:
Mah, anche io amo sentire quando posso "stampa e regime", e devo dire che qualche giorno fa, leggendo tutta l'intervista rilasciata da capezzone, bordin aveva praticamente anticipato quanto successo, visto che capezzone aveva praticamente annunciato la sua uscita dai radicali. dopotutto si tratta sempre di una radio di partito. sarà che io capezzone non lo reggo proprio...
Bordin mi tiene buona compagnia nella mezz'ora di viaggio per andare a lavorare, con il suo stampa e regime.
Su Capezzone, però, secondo me ha ragione raser; il ragazzo sta lasciando il partito e sta fondando un suo movimenti e Radioradicale è una radio di partito, non si può mica pretendere che siano autolesionisti.
Frine
Caro Ugolino, è evidente che Capezzone per cultura è più vicino al liberismo e quindi alla destra. Non ha digerito mai Prodi e vuole fare nuove esperienze, che peraltro attendo con curiosità perchè anch'io lo apprezzo molto.
Però capisco Bordin che non può lasciare quella tribuna ad un avversario. La stessa cosa non è successo con Taradash che continua la rassegna del sabato.
Evidentemente Pannella non ritiene che questi sia pericoloso.
ciao e a presto
raser, frine, arci, il discorso del Capezzone fuoriuscito da disarmare non regge; come dice bene arci, altri come Tardash e Della Vedova, e per altri aspetti il Prof. A. Demarchi e Y.M.Prado, restano parte integrante del palinsesto di RR, nonostante abbiano pubblicamente e da tempo assunto posizioni ideali, politiche e partitiche distanti e distinte dai radicali.
Se poi si vuole percorrere la strada della scadenza dell'incarico a seguito della perdita della segreteria, questa avvenne ormai molti mesi fa senza che succedesse niente; farsesco tirarla fuori adesso.
L'idea che mi sono fatto io è un'altra e la sottintendevo già in un mio vecchio post ironico: Pannella sa che l'anagrafe lo costringerà presto a lasciare il trono e, in un riflesso che ricorda Mastro Don Gesualdo di Verga, preferisce portarsi il partito nella tomba piuttosto che lasciarlo ad un altro, meno che mai se troppo poco riverente come Capezzone.
In ultimo, non si può essere liberali a giorni alterni, altrimenti diventi come gli altri; ma RR ha fatto bandiera di essere "fuori dal palazzo".
Condivido la tua amarezza, in fondo come hai fatto notare rispondendo ai commenti, altri politici come per esempio Taradash non sono usciti dal palinsesto di RR, nonostante siano con l'opposizione.
Mah
...scusatemi, questo è il mio primo commento su questo Blog. Scrivo blog con la "B" maiuscola perche' trovo sia veramente interessante leggerlo. Quello che mi stupisce, anche se non conosco l'eta' media dei frequentatori è l'assoluta ingenuita' che porta tutti noi nel credere nell'attuale classe politica. Credo sia indispensabile fare "fuori" tutti i dinosauri attualmente presenti su le poltrone del nostro parlamento.
Gians
gians, benvenuto, ho visitato vostro blog e mi aspettavo la visita; posso partecipare anche io al concorso fotografico?
...ugolino, grazie. Se vorrai partecipare al nostro umile concorso per noi sara' un piacere pubblicare le tue immagini.
Gians
Posta un commento