sabato 12 settembre 2009

Fabrizio De André - La buona novella (1970) [parte I]

Il concepimento verginale e la natura divina di Gesù.

FDA affronta il tema del concepimento verginale nella terza canzone "Il sogno di Maria" dove la ricostruzione è affidata al ricordo di Maria stessa. Ecco i versi che lo descrivono:

Nel grembo umido, scuro del tempio,
l'ombra era fredda, gonfia d'incenso;
l'angelo scese, come ogni sera,
ad insegnarmi una nuova preghiera:
poi, d'improvviso, mi sciolse le mani
e le mie braccia divennero ali
...
e lui parlò come quando si prega,
ed alla fine d'ogni preghiera
contava una vertebra della mia schiena.

Quello che "dicono" essere un angelo (1) la introduce ad un'esperienza di extracorporalità, psichedelica, di quelle ottenibili con droghe o narcotici, e contemporaneamente stabilisce con lei un contatto fisico molto intimo ("contava una vertebra della mia schiena"). Anche l'uscita dal "viaggio" conferma il taglio del racconto.

Voci di strada, rumori di gente,
mi rubarono al sogno per ridarmi al presente.
Sbiadì l'immagine, stinse il colore,
ma l'eco lontana di brevi parole
ripeteva d'un angelo la strana preghiera
dove forse era sogno ma sonno non era
...
- Lo chiameranno figlio di Dio -
Parole confuse nella mia mente,
svanite in un sogno, ma impresse nel ventre
.

Molti tra quelli che si risvegliano dopo una perdita di coscienza (operazioni chirurgiche, svenimenti, aggressioni, contatti extraterrestri) riportano esperienze simili, descrivendo con i tratti del sogno (forse era sogno ma sonno non era) i frammenti di memoria di quanto accaduto realmente, di cui restano i segni sul corpo (svanite in un sogno, ma impresse nel ventre).

Questa ricostruzione fatta da FDA, che ipotizza un concepimento di Maria realizzato con modalità poco spirituali, pone in dubbio nientemeno che la natura divina di Gesù, che proprio da questo aspetto viene invece fatta derivare dal Catechismo:


Post fazione. Questo post, primo di una serie prevista, vuole essere la risposta ragionata a questo post di Semperamicus ed allo scambio di opinioni che ne è seguito in merito alla religiosità di FDA.

(1) ne L'infanzia di Maria": "dicono fosse un angelo a raccontarti le ore"; "dicono" è certamente una formula dubitativa, colla quale l'autore vuole evidentemente prendere le distanze dall'affermazione che regge, appositamente più incisiva dei due "forse" spesi all'inizio per aspetti meno pregnanti del racconto evangelico

13 commenti:

gians ha detto...

Sarò brutale, e probabilmente anche il buon Fabrizio ha fatto una faticaccia a descrivere un episodio evangelico tanto brutale, con parole tanto eleganti. Il pezzo in questione, è tra quelli che ho ascoltato più spesso, e ogni volta la mia sensazione non è cambiata. L'immagine stravolta di una donna, a disposizione del tempio, in cui solo gli uomini potevano accedere. Il seguito è talmente scontato, da non lasciare dubbi, sulle idee di Fabrizio Dè Andrè.

medita partenze ha detto...

a mio parere la straordinaria delicatezza e capacità poetica di Faber lascia aperto ogni panorama e ogni visuale. Seme o spirito, quello che lui mette al centro è lei, la sua maternità come tutte le altre ma diversa da tutte (come ripete nelle canzoni "e te ne vai, maria tra l'altra gente" e "tre madri")

grazie per questa bellissima occasione di risentire un pezzo memorabile!
:)

Ugolino Stramini ha detto...

GIANS, sai bene che la penso come te, ma il commento di AMICUSPLATO mi ha imposto di interrogarmi se non fosse una mia volontà preconcetta farmi interpretare in quel modo le sue parole. Proverò a rileggere insieme ai miei pochi visitatori questo splendido album.

MP BELLO, (so che ti piace essere chiamato così :-) mi riprometto di passarle tutte, quindi avremo modo di approfondire; sul tema ho letto da poco il Vangelo di Maria, di Barbara Alberti, molto suggestivo.
In questa Maria è solo oggetto di un programma altrui.

egine ha detto...

segnalo questo post a Settimio Benedusi, un grande
appassionato di FDA

amicusplato ha detto...

Caro Ugolino, il fatto più significatico de La Buona Novella è che un cantautore come De André abbia cantato il messaggio evangelico. Fu un fatto che fece allora scalpore, e ci fa capire che tipo di sensibilità egli avesse, profondamente religiosa.

La sua interpetazione è un'interpretazione umana delle verità cristiane, e quindi non sono lezioni di teologia cattolica; e anche in questo canto dell'annunciazione, egli dà una sua interpretazione del tutto personale del concepimento di Maria.

Ma come dice sopra Medita Partenze, la canzone lascia comunque aperta la porta anche ad una realtà misteriosa, divina, anche in un concepimento umano.

Non è poco, al tempo di oggi.

Ciao!

Ugolino Stramini ha detto...

EGINE, gradisco, ma, a dispetto del tuo vivere appartato, avrei gradito di più un tuo contributo.
Ma la vera domanda è: che fine ha fatto poldone, cosa gli è successo, cosa gli abbiamo fatto per lasciarci così?

AMICUS, nel '70 avevo pochi, pochissimi anni, e dello scalpore di cui parli ne ho avuto solo gli echi, comunque chiarissimi.
Hai certamente ragione su questo e su altro.

La riflessone che ho iniziato con questo post me la ripromettevo da tempo, proprio per quello che dici tu, e non voglio giungere a conclusioni facili e preconfezionate.
Mi limito a raccogliere le tessere di un mosaico tutto da ricostruire; questa mette evidentemente in dubbio la natura divina di Gesù, e, lungi da ritenerla una causa esiziale della sua eredità, non può essere certamente derubricata come inezia, se consideriamo il valore attribuito al mandato di Pietro.

Come ti ho detto, è un inizio, ne riparleremo.

egine ha detto...

ugolino ho poco da dire su FDA e sulle implicazioni
religiose o sacre legate alla canzone, penso che Poldone sotto altro nome scriva per Spinoza.

Arci ha detto...

caro UGOLINO,
dovresti evidenziare in neretto anche il verso sul parlarsi piano, come quando si prega, perchè si sta l'uno sull'altra.

L'immagine di usare la schiena ossuta della ragazza cosicata col viso verso il basso, come un rosario, è straordinaria e ... ci farà meritare l'inferno. ;))

Ugolino Stramini ha detto...

EGINE, lo so, lo so. (lo suggerii io stesso, ma alla fine, non credo; leggo spesso l'ultimo suo commento da te, usa la parola addio, secondo me ha una Santippe)

ARCI, l'inferno esiste solo per chi ne ha paura, diceva FDA in un'altra canzone.

Arci ha detto...

e noi ce ne strafottiamo del dopo ;)

gians ha detto...

Riconosco a Arci un pizzico di blasfemia più di me. :)

Tess ha detto...

sì, adesso ho capito il senso del post di egine, ehehe

Arci ha detto...

caro UGOLINO,
abbi la cortesia di prendere nota di questo nuovo blog.
L'ho adottato perchè il Cannocchio (come quasi tutte le cose di sinistra in questo paese) non funziona e finirà per fare la fine dei governicchi Prodi e D'Alema.
E quindi Mi sposto sulla vs. piattaforma.
ciao ARCI