Se vivessimo in eterno smetteremmo di pensare al sesso, ma insieme a guerre e violenze perderemmo anche il gusto del bello. Ci conviene?
Preambolo impressionista.
Sono in tram, non c’è calca, il mio sguardo si sofferma su una giovane ragazza, circa sedici anni; capelli castani lunghi e mossi, sciolti; giubbetto in pelle testa di moro, jeans grigi, scarpe basse; guance lisce, occhi grandi e profondi. Scende dal tram. Bella.
Il puzzle.
Mi giro e mi rigiro alcuni frammenti di pensiero che tengo in tasca da sempre, e che saltuariamente cerco di ricomporre, con i nuovi frammenti che trovo per strada.
L’istinto riproduttivo, le violenze sessuali, l’uomo nuovo, il bello.
Una nuova sintesi.
Quando il progresso medico-scientifico avrà marginalizzato la morte, la continuità della specie non sarà più affidata all’istinto di riproduzione. In una società in cui non si muore quasi più, le nascite tenderanno a ridursi drasticamente ed a soddisfare altre esigenze.
In questa situazione, private della loro valenza positiva, le pulsioni sessuali, gli istinti in generale, esalteranno le loro capacità distruttive, quindi auto-distruttive, finendo per rappresentare un fattore di selezione naturale al contrario. In un mondo in cui il tempo non uccide, gli istinti rappresentano un alto fattore di rischio. La pulsione sessuale sarà in modo recessivo espulsa dalla natura umana.
Come ha detto Rita Levi Montalcini, sarà la zona neo-corticale, dove ha sede la ragione, e non il rettilario sede degli istinti che tanti danni hanno fatto, a guidare i comportamenti umani.
Una delle possibili vie per quel mutamento antropologico che solo può consentire il superamento dei fenomeni violenti passa per il potenziamento tecnologico dell’uomo professato dai transumanisti.
Un passo indietro.
Cos’è il bello. Azzardo. Il bello è l’aura che l’evoluzione ha messo intorno al bene, inteso come ciò che è più utile alla continuità della specie attraverso il suo costante miglioramento. Per la semplice sopravvivenza sarebbe bastato il piacere; il piacere di bere acqua fresca, il piacere di un frutto succoso, il piacere di un’unione carnale.
Il bello è quel qualcosa in più che contraddistingue l’acqua più pura, il frutto più buono, il corpo più fertile.
Il bello ha avuto una sua evoluzione parallelamente alle culture che lo hanno percepito e rappresentato e non in tutte le sue espressioni è facile riconoscere il suo iniziale movente.
Il motivo però per cui il mio sguardo si ferma su una giovanetta graziosa non è diverso da quello per cui rimango estasiato di fronte ad un Canova, ad un Botticelli.
Conclusione meditabonda.
Con la perdita dell’istinto di riproduzione e delle pulsioni sessuali, che fine farà il senso del bello che era nato per orientarli?
Ciò che sarà tra mille anni del genere umano si volterà ancora al passaggio di un corpo grazioso? Sarà ancora capace di estasiarsi di fronte ad un’opera d’arte o ad un vulcano in eruzione?
La ragione sarà in grado di produrre emozioni? Si può vivere senza? Ne vale la pena?
Inizio un ragionamento pensando di intravedere una possibile ipotesi di progresso e mi ritrovo con scenari forse peggiori di quelli da cui sono partito.
14 commenti:
Poni delle domande che vanno ben oltre le mie capacità e competenze, se aspetti un paio di vite, ti rispondo. :)
Comunque, al di là delle mie incapacità, che magari sono solo mie, direi che il post proprio per le domande che pone è affascinante, ma per il momento non posso che limitarmi a farti i complimenti.
Davvero interessante.
Però, mi hai stuzzicato...
no
IL LAICISTA, non credo di avercele un paio di vite, ma varrebbe la pena aspettare. Grazie dei complimenti, e lieto di averti stuzzicato. Forse non dovrò aspettare tanto...
ARCI, allora non lamentiamoci di come va il mondo (ad onor del vero, a parte del PD, non è tuo uso lamentarti)
tu hai visto Wall-e! Dì giuro!
bel post cesellato e da raffinato pensatore quale sei.
un salut
fammi almeno provare...
In un vecchio romanzo di Asimov si ipotizzava appunto questa possibilità, fino a portarla alle estreme conseguenze: vivere in eterno, isolarsi per paura del prossimo, e nientemeno evolversi in ermafroditi. Se si arrivasse a tanto, saremo già morti, senza essercene resi conto. Un abbraccio. :)
DAVIDE, io non ho visto nulla, figuriamoci Wall-e! L'ultimo film che ho visto al cinema era un mattone terribile con, credo, Charlton Heston :-)
Grazie della bontà.
TESS, come vuoi: comincia con una prolongata astinenza, poi mi dirai.
GIANS, però avrebbe dei vantaggi, come, per esempio, aver il tempo per leggere Asimov e tutto il resto che non ho ancora letto. Abbraccio: maschio o ermafrodita :-)
Facciamo amichevole. ;)
Queste tue riflessioni peraltro gia espresse
diffusamebte dal Dott. Spook
http://it.wikipedia.org/wiki/Vulcaniani
confermano purtroppo la tua teoria, godremo
della vista della giovanetta ogni 7 annni mi permetto
di agiungere lunghissimi 7 anni, tanto ci vuole prima
che noi umani una volta raggiunto quel grado
di civiltà possiamo perovare il Ponn Farr, e cioè
il desiderio del bello e dell'accoppiamento, nulla toglie alla bellezza del tuo discernere e ancor meno
alla bellezza fugace ai cui accennavi.
Prima che cambi il giorno mi pare che questo sia un anniversario che ti riguarda. Auguri. ;)
caro Ugolino, non mi lamento ... tanto non serve. Dopo le europee non mi lamenterò nemmeno più del PD perchè questo mostriciattolo sparirà. E si dissolverà per i suoi errori, per volontà degli italiani, non per il perfido Berlusca, per le tre reti Mediaset e per il complotto Fede/Dell'Utri/Riina e chi più ne ha più ne metta.
Sparirà perchè tanti italiani (come me) hanno capito che questi sono peggio di Berlusconi e, per di più, campano alle nostre spalle.
Scusa ma da me non ne voglio parlare più ;))
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