Ci rimango sempre male. Ogni volta che scopro che un blog è stato chiuso mi assale sempre una tristezza sorda, data dalla consapevolezza del fatto che, nella vita come nella blogosfera, arriva sempre l'ultima spiaggia. E io non credo nemmeno nell'aldilà.
Di roccammazzalavecchia resterà dunque solo il ricordo, destinato via via a sbiadire, come lacrime nella pioggia.
(meno male che c'è la copia cache di google)
8 commenti:
ugolino, nella mia breve (fin' ora) esperienza da blogger ho capito una cosa. Ogni volta che sparisce un blogger; questo è un motivo di dispiacere.
Il blog che ha chiuso sembra molto interessante, magari ritornerà.
E' difficile smettere davvero.
Dai, su, da bravo, aggiorna il link del mio blog. :D
Ok, ragazzi, quando chiuderò il mio, per non rattristarvi, fingerò d'essere morto. Oppure morirò sul serio per essere credibile, almeno una volta.
Ma il blog non chiuderebbe.
Saluti
Credo che un blog si possa anche chiudere se non si ha più voglia di scrivere. Quello che non capisco è perché lo si voglia cancellare, come se non fosse mai esistito.
Questo è sbagliatissimo.
Un saluto dal grigiore di Firenze.
Per esperienza, anche personale, so che...morto un blog se ne fa un altro. Prima o poi. :-)
Eccolo.
Mò rimette in gioco la stessa tattica per munirsi di nuovo coautore.
Ruffiano!
PS mi piaceva quel blog, lo leggevo sin dai tempi di UCS..
non lo conoscevo ma sento gia di condividere la scelta del parmigiano,
non sono daccordo con fioredicampo
se si decide di non scrivere più
meglio farlo sparire, più triste
di un blog chiuso c'è solo solo un
blog senza vita
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