Questioni scomode

Non è una catena, e nemmeno un sondaggio; troppo pallosi, non se ne sente il bisogno.

Questo post vuole essere solo una riflessione che faccio per me, ma a voce alta. Se leggendolo ti va di pensare alle tue possibili risposte, bene! Se ti va di farlo ad alta voce come me, lo spazio dei commenti è come sempre a disposizione, ma puoi farlo dove e quando vuoi: nel tuo blog, in quello di un altro, sulla portiera della mercedes di quell'infame... Insomma fai tu!

1. A chi o a cosa sottraggo il tempo e le energie che dedico al blog?
2. Quanto e come questo incide sulle mia capacità produttiva?
3. Quanto invece sui miei rapporti con la mia partner?

R1: In ordine: al sonno, alle attività produttive, alla casa, ai libri.

R2: Molto e male. La mia attuale e -spero bene- temporanea condizione di precario part-time mi concede ampi spazi di cazzeggio che potrei meglio impiegare nel miglioramento della stessa.

R3: Abbastanza, e tendenzialmente male! I comuni sforzi per condividerne l'interesse e evitare che confligga con la vita familiare non sempre sono sufficienti e talvolta passa che sto "sempre attaccato a quel cazzo di computer"

Nota a piè di pagina
Lo dico da un po': la blogosfera locale sta messa male. Uno che sparisce per settimane a causa di problemi di connessione, ma dopo esternazioni di tenore non diverso; un'altra che butta giù la 'apanna con quasi tutti i filistei e emigra in un altro wor(l)d; un caro ragazzo con i polpastrelli di Mida che lancia preoccupanti grida di dolore, che fanno orecchio-sì-orecchio-no.